Molfetta (Ba). Si “rifornivano” gratis di energia elettrica. 8 romeni arrestati dai carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]
Il campo dei romeni. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
MOLFETTA (BA), 25 LUG. - I Carabinieri della Stazione di Molfetta hanno arrestato otto romeni, tra cui tre donne, di età compresa tra i 19 e i 50anni ritenuti responsabili di furto aggravato, invasione di terreni e acquisto di cose di sospetta provenienza. I militari, nel corso di un apposito servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori, sono intervenuti in contrada “San Leonardo” dove hanno accertato che gli stranieri rifornivano di energia elettrica sei baracche e due manufatti in muratura allacciandoli abusivamente alla rete tramite dei cavi collegati alla centrale elettrica collocata su di un palo Enel. I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che i romeni avevano abusivamente occupato l’area privata dove avevano eretto le baracche mentre la perquisizione eseguita ha permesso di rinvenire 2 decespugliatori, 3 motoseghe, 1 smerigliatore, 2 trapani e un compressore di dubbia provenienza e sottoposti a sequestro. Tratti in arresto su disposizione della Procura della Repubblica di Trani gli otto sono stati associati presso la locale casa circondariale.
La droga sequestrata. (foto cc.) ndr. |
BARI: DETENEVA 71 GRAMMI DI DROGA IN CASA
I Carabinieri della Stazione di Bari Carbonara hanno arrestato un 19enne del luogo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari nel corso di controlli antidroga effettuati unitamente ad unità cinofile del Nucleo di Modugno, hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione del giovane trovandolo in possesso di 71 grammi tra marijuana ed hashish sottoposti a sequestro unitamente a materiale per il taglio e confezionamento della sostanza. Il giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari è stato collocato ai domiciliari.
BARI: CARABINIERI SEQUESTRANO BENI PER UN MILIONE DI EURO A CARICO DI UN PREGIUDICATO DI TORITTO
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito, ai sensi del Codice Antimafia, un “decreto di sequestro anticipato beni mobili e immobili” disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di un 45enne, già sorvegliato speciale di P.S. e noto alle Forze dell’Ordine. Si tratta di Antonio Tarantini, recentemente condannato dalla Corte d’Appello di Bari per traffico di sostanze stupefacenti e ritenuto, nel corso dell’indagine denominata “Satellite”, il braccio destro di Cosimo Zonno, detto “Fusc Fusc”, noto narcotrafficante di Toritto.
I beni oggetto del provvedimento odierno, fittiziamente intestati ai familiari dell’uomo, riguardano una lussuosa villa con piscina e un annesso terreno nonché quote societarie di un centro benessere, con sede a Toritto e gestito dai familiari, il tutto di un valore pari a circa un milione di euro. Le indagini svolte dai Carabinieri hanno dimostrato che il Tarantini, sebbene disoccupato, manteneva un tenore di vita superiore alle sue reali possibilità economiche, presupposti che hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di disporre il provvedimento di sequestro.
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