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Estero. Vertice Nato a Newport prova a fermare Putin e Is

Il vertice Nato. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 4 SETT. (AGI) - Una sessantina di capi di Stato e di governo sono riuniti a Newport, in Galles, per il vertice della Nato, apertosi sullo sfondo della tensione con la Russia sulla crisi in Ucraina e dell'offensiva militare jihadista in Iraq e Siria. Si tratta di uno dei summit piu' importanti nei 65 anni di storia dell'Alleanza che sembrava relegata a essere solo un relitto della Guerra Fredda. Il clima della riunione e' stato subito illustrato dal segretario generale, Anders Fogh Rasmussen, arrivando a Newport, ha denunciato che "la Russia sta attaccando" l'Ucraina: "Siamo di fronte a un clima di sicurezza drammaticamente cambiato. All'est, la Russia sta attaccando l'Ucraina". E sul piano in 7 punti proposto dal presidente russo, Vladimir Putin, ha sottolineato che quel che conta e' quanto accade sul terreno. Rasmussen ha anche assicurato che sara' esaminata "seriamente" un'eventuale richiesta di aiuto dall'Iraq per combattere lo Stato islamico. Il summit e' stato preceduto da una riunione del G5 (Barack Obama, Matteo Renzi, Angela Merkel, Francois Hollande e David Cameron) con il presidente ucraino, Petro Poroshenko. Il premier italiano ha chiesto un cessate il fuoco duraturo e ha invitato Putin a dimostrare la propria volonta' e il proprio impegno per la pace con i fatti e non con le parole. Poi ha sottolineato che la Nato puo' avere un ruolo per risolvere la crisi, ma occorre evitare che sia percepita come un ulteriore elemento di tensione. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha avvertito che se un'eventuale apertira Nato sulla richiesta di ingresso di Kiev rischierebbe di "far deragliare" gli sforzi per la pace. Al tavolo di Newport si parla anche dell'offensiva militare jihadista. Rasmussen ha affermato che la comunita' internazionale ha "l'obbligo di fermare" gli jihadisti dello Stato Islamico (Is) e ha sottolineato il valore dei "passi compiuti da Stati Uniti e ad altri Paesi alleati per fermare l'azione dell'Is in Iraq". Tra l'altro, Cameron ha preannunciato che Londra potrebbe effettuare raid aerei in Siria anche senza l'autorizzazione del governo di Bashar al-Assad, giudicato "illegittimo".





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