Estero. Ebola: nuovo contagio a Dallas E' un altro infermiere di Duncan
Il pronto soccorso di Dallas. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
WASHINGTON, 15 OTT. (AGI) - Un secondo operatore sanitario in Texas e' risultato positivo al test dell'ebola. Lo ha riferito il dipartimento dei servizi sanitari locale. E' il secondo caso di contagio registrato nello Stato americano, dove l'8 ottobre e' morto il paziente zero, Thomas Duncan, il liberiano che ha portato il virus negli Stati Uniti.
L'operatore sanitario, tra quelli che avevano curato Duncan a Dallas, e' stato immediatamente isolato martedi' dopo aver accusato alcuni sintomi dell'ebola e sottoposto alle analisi. "I funzionari hanno interrogato l'ultimo paziente per identificare velocemente ogni contatto o potenziale esposizione, e queste persone verranno monitorate", ha sottolineato il dipartimento in un comunicato. La notizia del secondo contagio tra gli operatori sanitari che si erano presi cura del 'paziente zero' e' destinata a suscitare polemiche dopo che poche ore prima proprio le infermiere del Presbyterian Hospital di Dallas avevano messo sotto accusa le autorita' sanitarie, sostenendo che non erano state fornite loro indicazioni su come trattare il paziente.
Una versione che contrasta con quella ufficiale e anche con quanto sostenuto da Thomas Frieden, a capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) di Atlanta, che la scorsa settimana, alla luce del primo contagio, aveva parlato di una "violazione del protocollo" da parte degli operatori sanitari. "Il Cdc dice che il protocollo e' stato violato ma le infermiere dicono che non c'erano protocolli", ha dichiarato Roseann DeMoro, a capo del sindacato nazionale delle infermiere, parlando a nome delle colleghe del Texas.
Duncan, dopo essere stato rimandato a casa una prima volta nonostante avesse detto di essere stato in Liberia, era stato ricoverato nell'ospedale quando era tornato con gravi sintomi. Secondo le infermiere, allora non c'erano state indicazioni su cosa fare della sua biancheria e dei teli sporchi, veicoli di contagio. "C'e' stata una gran confusione", ha aggiunto Deborah Burger, co-presidente del sindacato, riferendo che alle infermiere era stato consigliato di indossare mascherine chirurgiche, ma non del tipo previsto in questi casi, lasciando cosi' che parte della testa e del collo rimanesse scoperta. DeMoro ha puntato il dito non solo contro le autorita' sanitarie locali ma contro l'intero "sistema caotico".
Oggi colloquio Obama-Renzi-Merkel-Hollande-Cameron
Il presidente americano, Barack Obama, sara' oggi in collegamento video con il premier Matteo Renzi e i leader di Gran Bretagna, Francia e Germania, per affrontare il tema dell'emergenza ebola e le altre questioni piu' calde calde sul fronte internazionale. Lo ha reso noto la Casa Bianca.
In particolare, ha fatto sapere l'amministrazione del presidente, oltre all'ebola, Obama, Renzi, David Cameron, Francois Hollande e Angela Merkel, affronteranno il tema della battaglia contro i jihadisti dello Stato Islamico e la crisi in Ucraina.
Prima del Consiglio dei ministri che varera' la legge di stabilita' si terra' un incontro tra i ministri, alla presenza del presidente del Consiglio. Fonti ministeriali riferiscono che il premier ha convocato nella sede del governo il titolare dell'Interno, Angelino Alfano, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e la responsabile della Difesa, Roberta Pinotti.
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