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Economia. Allarme di Visco: la criminalita' intralcia la crescita

Il Ministro Visco. (foto Agi) ndr.

di Redazione

MILANO, 7 NOV. (AGI) - La criminalita' e' costata all'Italia il 15% degli investimenti dall'estero tra 2006 e 2012. Lo afferma il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervenendo al convegno 'Contrasto all'economia criminale precondizione per la crescita economica'. "Se le istituzioni italiane fossero state qualitativamente simili a quelle dell'area dell'euro - ha detto - tra il 2006 e il 2012 i flussi di investimento esteri in Italia sarebbero risultati superiori del 15 per cento, quasi 16 miliardi di euro, agli investimenti effettivamente attratti nel periodo". Il governatore ha sottolineato che "Creare le condizioni per tornare a crescere e' oggi fondamentale e urgente". "Ho piu' volte sostenuto - ha affermato Visco - che l'azione di riforma in questa direzione deve rispondere a un disegno ampio e organico, volto a ridurre l'incertezza e ispirato a principi di efficienza, equita' e legalita'". Secondo il governatore di Bankitalia, "il contesto istituzionale nel suo complesso, ovvero l'ambiente in cui si 'fa impresa', incide in maniera cruciale sulla possibilita' di innalzare la produttivita', di riallocare le risorse verso comparti e imprese piu' competitivi". "Legalita', buona legislazione, regolazione efficace delle attivita' economiche, pubblica amministrazione efficiente - ha sottolineato - sono le principali componenti di un sistema istituzionale in grado di favorire innovazione e imprenditorialita' e rimuovere rendite di posizione e restrizioni alla concorrenza".





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