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Molfetta (Ba). Palazzo De Luca ospita la serata di degustazione di spumanti pugliesi

una immagine della cena. (foto) ndr.

di Redazione

MOLFETTA (BA), 15 DIC. - E’ stato veramente un viaggio affascinante, intrigante e istruttivo quello che la sommelier AIS, la dottoressa Betty Mezzina, ha fatto fare nell’ elegante cornice di palazzo de Luca, nel centro storico di Molfetta che ha ospitato la prima serata dedicata alla degustazione di spumanti pugliesi. La location, sede del ristorante Dante 66, non poteva essere che questa, visto che i gesti che compie il sommelier nel degustare, assaporare e mescere il vino sprigionano classe,raffinatezza e richiamano ad un certo non so che di aristocratico, le stesse caratteristiche che trasuda il palazzo secolare dalle pareti affrescate e dagli antichi dipinti. La relatrice, particolarmente legata al palazzo e alla sua storia, viste le sue origini, ha illustrato in maniera dettagliata e ricca di particolari, supportata dalla visione delle slide, i metodi con cui si ottengono gli spumanti. Ha prima descritto il metodo Charmat Martinotti, ovvero quello della rifermentazione in autoclavi di acciaio inox e poi il Metodo Classico e cioè quello della rifermentazione in bottiglia. Per entrambe le procedure non sono mancate informazioni, curiosità, fotografie, note storiche, consigli, accorgimenti da adottare, errori da evitare,riferimenti a come è cambiato il settore in continua evoluzione. Naturalmente la degustazione è stata tecnica, ma nello stesso tempo fruibile ad un pubblico anche di non addetti ai lavori perché, come ha spiegato la stessa Mezzina, ci vorrebbero ore e ore di lezione per imparare a degustare un vino e a distinguere le diverse peculiarità e caratteristiche. Guidati dalla sommelier, l’ attento uditorio che non ha esitato a rivolgere domande all’ esperta, sono stati degustati quattro vini di cui ottenuti seguendo il metodo Charmat e due prodotti con il Metodo Classico. I vini proposti sono stati molto apprezzati dai partecipanti alla serata che si sono lasciati trasportare in questo affascinante mondo che coinvolge i cinque sensi. I vini proposti sono stati poi abbinati a due piatti pensati dallo chef per esaltare i profumi e i sapori delle bollicine. Sono stati serviti: un tortino di zucchina su julienne di verdure con crostini al salmone e un risotto qualità " carnaroli " al pompelmo rosa e gamberi rossi di Gallipoli. A completare la serata, l’ accoglienza calorosa che distingue il personale di sala che ha l’ abilità di farti sentire in quella occasione il proprietario della nobile dimora, come se fosse casa tua, tanto ti mette a suo agio. Vista la riuscita dell’ iniziativa, altre serate a tema saranno riproposte a breve abbinando il buon vino al cibo raffinato, diffondendo la cultura del bere consapevolmente prodotti selezionati.





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