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Bari. Guerra tra clan. Svolta nelle indagini sull’omicidio Campanale. I carabinieri eseguono 4 ordinanze di custodia cautelare

Il luogo dell'omicidio Campanale del 2013. (foto Rep.) ndr.

di Redazione

BARI, 13 GEN. - All’alba di oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa del G.I.P. del Tribunale di Bari. Il provvedimento, scaturito da indagini condotte dai militari del Reparto Operativo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari hanno permesso di fare luce sull’efferato omicidio di Felice CAMPANALE, vecchio boss di San Girolamo, brutalmente ammazzato il 28 agosto 2013, mentre usciva da un parco giochi del quartiere Poggiofranco, dove aveva festeggiato il compleanno di una nipotina. Il commando, composto da due persone incappucciate, esplose all’impazzata numerosi colpi di pistola 357 magnum, ferendo anche ad un polpaccio un ragazzo che stava passeggiando a pochi metri di distanza. Tre i soggetti accusati dell’omicidio: il 37enne LORUSSO Umberto, ritenuto il mandante, detto “u ciucc”, figlio di LORUSSO Nicola ammazzato domenica scorsa a colpi di kalashnikov, e i 25enni Giacomo PAPPAGALLO e Raffaele PETRONE, ritenuti gli esecutori materiali. Le indagini hanno consentito di fare luce anche su un altro episodio accaduto subito dopo l’omicidio, quando furono esplosi numerosi colpi di pistola verso l’abitazione del LORUSSO, in segno di immediata risposta all’uccisione di CAMPANALE. A finire in carcere per questo episodio è stato proprio il figlio del boss assassinato, Giacomo CAMPANALE, 34enne, il quale si sarebbe recato sotto l’abitazione della famiglia LORUSSO con un furgone rubato, dal quale avrebbe fatto fuoco, forse con l’aiuto di un complice, al momento non indentificato. CAMPANALE è chiamato a rispondere anche della rapina di una Fiat Panda ai danni di una donna 41enne che passava da quelle parti, resasi necessaria a causa di un avaria al motore del furgone. I provvedimenti restrittivi a carico dei tre soggetti accusati dell’omicidio sono stati notificati in carcere, dove tutti si trovavano già ristretti per altre cause. Mentre CAMPANALE Giacomo è stato condotto presso il carcere di Bari.





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