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Estero. Parigi, e' caccia al complice Charlie Hebdo, torna Maometto

La gendarmeria impegnata nelle ricerche. (foto Agi) ndr.

di Redazione

PARIGI, 12 GEN. (AGI) - A Parigi, e in tutta la Francia, e' in corso una vera e propria caccia al complice di Amedy Coulibaly, l'autore del massacro di 4 ebrei nel negozio kosher di Vincennes e prima di una poliziotta. Il premier francese, Manule Valls, ha annunciato che "la caccia continua", anche perche' il terrorista "aveva senza alcun dubbio un complice". Nel giorno del massacro, il 9 gennaio, si era sospettata della compagna, Hayat Boumeddiene: non si sa dove sia, ma sembra ormai accertato che abbia lasciato la Francia una settimana prima, il 2 gennaio, arrivando in Siria attraverso la Turchia. Il ministro degli Esteri turco ha confermato che proprio l'8 gennaio la donna attraverso' la frontiera per entrare in Siria. Il governo francese ha ordinato lo schieramento di quasi 10mila uomini a protezione degli obiettivi sensibili. Il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ha spiegato che 5.000, tra agenti e soldati, proteggeranno le 700 scuole ebraiche in tutto il Paese, non solo a Parigi. Restano nella memoria della Francia i 4 ebrei, tra cui 3 bambini, uccisi a Tolosa proprio davanti una scuola ebraica elementare il 19 marzo 2012, dal 23enne franco-algerino Mohammed Merah. La decisione e' stata assunta stamane dopo che si e' scoperto che Amedy Coulibaly l'autore del massacro di 4 ebrei nel negozio kosher di Vincennes, puntava a compiere una carneficina in un asilo ebraico. L'uomo, ucciso in un blitz delle teste di cuoio, in un video ha sostenuto di essere membro di Isis. Oltre a proteggere le 700 scuole ebraiche francesi con 5.000 tra agenti e gendarmi, il governo francese schierera' fino a 10.000 soldati a protezioni dei cosiddetti siti sensibili, suscettibili di attacchi. Intanto Charlie Hebdo, onora Charb, il direttore ucciso insieme ad altri 3 colleghi dai 2 fratelli franco-algerini Kouachi. Seguendo il suo spirito, "preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio", non arretra e annuncia nel prossimo numero nuove vignette su Maometto. Il prossimo numero di Charlie Hebdo, che arrivera' nelle edicole mercoledi' con una tiratura eccezionale di 1 milione di copie, non rinuncia al suo "spirito" e quindi al "diritto alla blasfemia", ha anticipato l'avvocato del settimanale satirico Richard Malka ripreso da Le Figaro. "Non volevamo fare un numero necrologico", ha aggiunto il direttore Gerard Biard, ne' "essere lamentosi". "E' complicato, bisognera' gestire il futuro, le sepolture che ci saranno tutte questa settimana", ma il settimanale "sara' completato stasera", ha affermato Malka. Anche papa Francesco e' tornato sugli eventi di Parigi, sostenendo che sono il frutto di un mancato dialogo: "Una cultura che rigetta l'altro, recide i legami piu' intimi e veri, finendo per sciogliere e disgregare tutta quanta la societa' e per generare violenza e morte".





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