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Calcio. Il Foggia vince ad Aversa e rivede i play-off

Miguel Maza. (foto com.) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 8 FEB. - Si è giocato all’ora di pranzo, o quasi, orario scomodo per tutti, ma dettato dalle esigenze televisive e dall’ormai abitudine di “spalmare” le giornate di Campionato dal sabato al lunedì. All’Arturo Bisceglia di Aversa il Foggia ha affrontato l’ultima in classifica , quell’Aversa che con i suoi miseri dodici punti fa da fanalino di coda alla graduatoria dopo che il Giudice Sportivo ha ridato alla Reggina i quattro punti di penalizzazione comminati in precedenza per illecito amministrativo. Per i rossoneri di De Zerbi, in tribuna per la squalifica di due giornate comminatagli a seguito dell’espulsione in Foggi-Benevento di domenica scorsa, la gara in Campania era l’occasione per rimpinguare la classifica che lo vede più lontana dalla zona play-off alla luce delle due sconfitte patite fuori casa con Martina e Melfi, del pareggio con il Benevento acciuffato sui titoli di coda grazie alla punizione bomba di Gigliotti e all’unica vittoria con il Cosenza allo Zaccheria. Un inizio di girone di ritorno, insomma alquanto deficitario. I padroni di casa hanno vinto una sola volta con la Lupa Roma in casa e poi hanno collezionato nove pareggi, uno dei quali proprio a Foggia, e ben tredici sconfitte. Foggia senza il suo centravanti di ruolo Iemmello nemmeno convocato per un infortunio ad un piede. Con Iemmello nella lista degli infortunati c’è anche Leonetti che non ha recuperato l’infortunio patito nei minuti finali della partita di domenica scorsa. Agli indisponibili per infortunio si aggiungono gli squalificati Potenza e Grea che hanno dovuto scontare la seconda delle tre giornate di squalifica a loro comminate. Recuperato, ma non al cento per cento Cavallaro, reduce da un attacco influenzale. Direttore di gara il signor. Marco Mainardi della sezione AIA di Bergamo, coadiuvato dagli assistenti Edoardo Ficarra e Vittorio Emanuele Saia, entrambi della sezione di Palermo. Foggia schierato da Brescia in panchina al posto di De Zerbi ha schierato il Foggia con il canonico 4-3-3 con Narciso tra i pali Loiacono, D’Angelo, Gigliotti ed Agostinone, centrocampo con Quinto Agnelli ed il neo acquisto Minotti e tridente composto da Sarno, dall’altro neo acquisto Barraco e da Bollino. Foggia subito padrone del campo su di un terreno al limite della praticabilità, pieno di buche e gibbosità. Segna subitop il Foggia con barraco che meglio non poteva festeggiare l’esordio in rossonero. L’ex Latina riceve un cross dalla destara di Loiacono e batte a rete sul secondo palo mettendo in rete. Il Foggia legittima il vantaggio con Agnelli che dopo essersi disimpegnato in acrobazia in area batte in diagonale verso la porta di Lagomarsini che compie un miracolo deviando in corner, in tuffo il pallone diretto nell’angolo basso alla sua destra. Ancora al tiro il Foggia con Bollino che va al tiro che non impegna il portiere granata. Aversa pericoloso grazie ad un mezzo pasticcio difensivo di Loiacono e D’Angelo della retroguardia del Foggia salvata da Narciso con un intervento di piedi sulla conclusione di Mangiacasale. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina dormita del reparto difensivo del Foggia che consente a De Vena di trovare sottomisura la deviazione vincente e trovare il gol del pari. Quinto lancia sarno che tenta la conclusione una volta entrato in area, ma il tiro è debole e facilmente parato dal portiere campano. Mosciaro conclude sulla traversa portando pericolo alla retroguardia rossonera. Ultima emozione con Bollino che entra in area in posizione decentrata viene a contatto con Amelio che devia il pallone, Bolinno si lascia cadere goffamente cercando il rigore e facendo arrabbiare Amelio che si becca il giallo per una reazione eccessiva sull’attaccante rossonero strattonato per la maglia. Tre minuti di recupero dove non accade nulla e squadra al riposo. Stesse squadre ad inizio ripresa Attacca il Foggia con Agostinone che serve Barraco che si accentra e cerca di mettere in grado di concludere Minotti che però si fa anticipare. Al sessantatreesimo occasionissima per il Foggia. Bollino soi invola sulla destar e serve una palla ina rea che Sarno a due passi dalla linea di porta non arriva a deviare in gol. Foggia in dieci, tanto per cambiare, tre minuti dopo. Loiacono si fa espellere per fallo di reazione dopo aver subito un duro intervento. Si pareggiano gli organici, fuori per l’Aversa Giannattasio va fuori per fallo su Agnelli. A sette dal termine fuori Bollino e dentro Sainz-Maza. Ed è proprio lo spagnolo a siglare il gol del vantaggio del Foggia al minuto ottantotto Sainz-Maza detta il passaggio e riceve in area un prezioso pallone da Sarno involatosi in dribbling, l’ex Barcellona si decentra e saltato Lagomarsina da posizione estremamente angolata, quasi dalla linea di fondo, opera un rasoterra che si infila in rete. Cinque i minuti di recupero ed ad un minuto e mezzo dal termine Cavallaro, entrato nella ripresa, lanciato da Agnelli prende il tempo al portiere dell’Aversa e mette in rete il gol del tre a uno. Vince il Foggia, tutto sommato meritatamente, ma non è stata una bella partita, tutt’altro, ma le assenze e le condizioni del campo sono attenuanti accettabili.





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