Estero. Egitto e Libia bombardano Isis "Serve reazione internazionale"
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Caccia libici attaccano l'Isis. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
IL CAIRO, 16 FEB. (AGI) - Aerei egiziani e libici hanno bombardato questa mattina all'alba obiettivi dell'Isis in Libia, in risposta alla barbara uccisione dei 21 cristiani copti egiziani a Tripoli. Sale dunque la tensione nel paese nordafricano, mentre la notte scorsa sono sbarcati in Sicilia i primi italiani rimpatriati dalla capitale libica, dove la situazione e' molto critica. Nel video diffuso ieri sulla decapitazione dei copti, i jihadisti dello Stato Islamico hanno minacciato direttamente l'Italia: "Prima ci avete visiti in Siria, ora siamo qui, a sud di Roma".
I bombardamenti dell'Egitto sono stati confermati dalla tv di Stato, dopo che il presidente Abdel Fattah al-Sisi poche ore prima aveva annunciato che l'Egitto si riservava "il diritto di rispondere". I caccia egiziani hanno colpito campi di addestramento e magazzini di armi.
Intanto il presidente al Sisi ha incaricato il ministro degli Esteri, Sameh Shukri, di andare "immediatamente" a New York per le riunioni necessarie all'Onu e nel Consiglio di Sicurezza e chiedere una reazione internazionale. Secondo Sisi, Shukri porra' la comunita' internazionale di fronte alle "sue responsabilita'" perche' prendano le "misure adeguate" per far rispettare la carta delle Nazioni Unite, tenendo conto che tutto quello che sta succedendo in libia "e' una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale".
L'emittente ha citato il comunicato con cui l'esercito del Cairo ha dato l'annuncio: "Le nostre forze armate lunedi' hanno effettuato attacchi aerei mirati in Libia contro i campi Daesh (l'acronimo in arabo con cui viene indicato l'Isis, ndr.), i luoghi in cui si riuniscono e i campi di addestramento e i depositi di armi".
La tv di Stato ha anche mostrato le immagini degli aerei da combattimenti egiziani che decollavano per andare a compiere i raid. Il comando dell'aviazione del Cairo ha fatto sapere che i caccia egiziani sono partiti all'alba e sono tutti rientrati regolarmente alla base, colpendo campi di addestramento e magazzini di armi del gruppo jihadista.
L'aviazione egiziana sostiene di aver colpito tutti gli obiettivi rispettando i piani. Anche i caccia dell'aviazione militare libica, fedele al generale Khalifa Haftar, hanno partecipato ai raid aerei. Lo riferisce l'emittente televisiva al Arabiya.
Intanto saranno trasferiti stamattina a Roma gli italiani rimpatriati dalla Libia e approdati la notte scorsa nel porto di Augusta (Siracusa), accompagnati dall'ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi. Il catamarano noleggiato dal governo italiano ha attraccato a mezzanotte e mezzo e lo sbarco dei nostri connazionali e' avvenuto in un'area circondate dalle forze dell'ordine, che hanno tenuto a distanza i giornalisti.
Solo un siciliano, un tecnico di Siracusa, e' uscito dal porto ed e' stato possibile avvicinarlo. Ai cronisti ha detto che "la situazione a Tripoli e' critica", e alla domanda se nella citta' ci fosse gia' l'Isis ha risposto: "Questo lo dice pure la televisione". Dopo la notte in Sicilia, per i rimpatriati stamattina il trasferimento a Roma con un volo dell'Aeronautica militare dalla base di Sigonella, nei pressi di Catania.
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