L’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italia (AOGOI) sostiene la candidatura a Presidente della Regione per il centrodestra, Francesco Schittulli
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Francesco Schittulli. (foto com.) ndr. |
I professori Chiantera e Trojano: “Disponibili a ogni tipo di collaborazione.
Ecco le nostre proposte al candidato presidente per colpare il deficit in questo settore sanitario”
di Redazione
BARI, 16 FEB. - “Disponibili a ogni tipo di collaborazione”, si conclude così la lunga lettera che l’Associazione Ostestrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI) ha inviato al candidato Presidente alla Regione Puglia, FRANCESCO SCHITTULLI, per ufficializzare il sostegno alla sua candidatura.
Il segretario e il presidente nazionali dell’AOGOI, i professori Antonio Chiantera e Vito Trojano, chiedono a Schittulli di “discutere i contenuti e condividere le linee evolutive per giungere a un’organizzazione del sistema, negli assetti del governo regionale, migliorando uno dei più importanti servizi che la Regione offre ai propri cittadini”.
In modo particolare per quanto riguarda la Regione Puglia l’Associazione denuncia fra l’altro:
1) i ritardi nell’attuazione del PIANO NAZIONALE PUNTI NASCITA;
2) la mancata chiusura di strutture non idonee che mettono a rischio la salute sia della mamma sia del bambino;
3) la mancata attuazione di un Osservatorio regionale sul monitoraggio del rischio ostetrico;
4) la carenza di organico e il deficit organizzativo di molte strutture;
5) la mancata prevenzione e la riduzione del rischio clinico di ostetrico;
6) la mancata predisposizione di un fondo regionale di copertura per quelle vittime la cui disgrazia non è direttamente collegata a colpa dei medici o deficit organizzativo;
7) la non soluzione alle problematiche relative alle coperture assicurative aziendali.
Denunce ma anche proposte che l’AOGOI vuole che diventino impegni per il candidato presidente alla Regione Puglia, Schittulli. Fra queste oltre che provvedere alla soluzione delle problematiche denunciate, anche: stipula di protocolli con le società scientifiche per ridurre i rischi ed eventi avversi; razionalizzare la rete ospedaliera territoriale pubblica e privata accreditata attraverso l’adozione di un piano programmatico per gli investimenti di risanamento per le strutture pubbliche; stabilire rapporti corretti e chiari tra gli ospedali e le università, rivisitando i protocolli di intesa per fare in modo che vi siano pari condizioni di accesso e progressione di carriera; implementare e razionalizzare l’assistenza sul territorio e domiciliare, distinguendo tra fisiologia e patologia; affrontare e risolvere il problema del sovraffollamento dei Pronti Soccorsi con la creazione di strutture territoriali a bassa intensità di cure, con strutture che prevedano trattamenti diversi.
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