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E' scontro nella Lega, Tosi "Valuto dimissioni e potrei candidarmi"

Tosi, Zaia e Salvini. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 6 MAR. (AGI) - Scontro nella Lega tra Tosi e Salvini per il commissariamento della Liga Veneta. "Se il Consiglio federale della Lega mantenesse la posizione del commissariamento valuterei le dimissioni da segretario della Liga Veneta. Poi a quel punto liberi tutti". Lo ha detto il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta Flavio Tosi a "24 Mattino" su Radio 24. "Se venisse portata avanti la linea del commissariamento la frattura sarebbe irreparabile - ha detto Tosi -. Spero che loro rivedano questa decisione presa, una decisione sbagliata". Sull'ipotesi di candidarsi a governare il Veneto il sindaco di Verona afferma: "Io sono stato da sempre fin troppo leale e corretto, quindi ho sempre sostenuto la candidatura di Zaia. L'ho fatto anche lunedi' scorso, salvo poi essere commissariato. Ora, se ci fosse una frattura ognuno poi deciderebbe liberamente. Ma se cosi' fosse non avremmo certo provocato noi la situazione, noi abbiamo chiesto solo un diritto scritto nell'art. 39 dello Statuto della Lega, cioe' fare le liste. Se loro portano avanti questa frattura, allora ognuno puo' fare quel che vuole. Posso rimanere sindaco, ritirarmi in seminario o anche candidarmi a governatore". Tosi ha spiegato le ragioni per cui ieri la Liga Veneta ha respinto il commissariamento: "Abbiamo deciso cosi' a maggioranza per due motivi: uno e' tecnico, perche' serve un voto del Consiglio federale con maggioranza di tre quinti. Il problema sostanziale e' il secondo: non e' mai successo che la Liga Veneta venga commissariata a due mesi dal voto solo per fare le liste. E' un atteggiamento irrispettoso, tanto vale che le realta' regionali vengano chiuse e si decide tutto a Milano. E' una cosa profondamente scorretta". Salvini dal canto suo tira dritto e punta su Luca Zaia. "Ho fatto tutto quello che si poteva fare. Lavoro con Luca Zaia". Lo ha detto il segretario a SkyTg24. "Ho portato tutta la pazienza e ho chiesto ai Veneti di decidere tra di loro. Noi abbiamo un patrimonio che si chiama Luca Zaia e siamo tutti su Luca Zaia. Ci pagano lo stipendio per risolvere i problemi, non per battibeccare. La Lega cresce perche' pensa ai problemi veri, alla immigrazione incontrollata, al lavoro. Non perche' pensa alle beghe interne", ha aggiunto Salvini. "Non ho piu' tempo per litigi e beghe, chi sceglie questa via si mette automaticamente fuori". Cosi' Matteo Salvini ha parlato della questione interna con Flavio Tosi, intervenendo a 'Radio Padania'.





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