Cronaca. Foggia: bomba a ristorante “Leonardo in centro”. I Carabinieri arrestano il presunto mandante
FOGGIA, 11 GIU, - I Carabinieri di Foggia hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di MUCCIARONE Mario, foggiano 49enne, indiziato dei reati di danneggiamento aggravato, porto e detenzione illegale di materiale esplodente e minaccia.
Il provvedimento restrittivo è l’esito dell’attività d’indagine dei Carabinieri della Compagnia di Foggia, diretta dalla Procura della Repubblica, che ha già portato all’arresto dell’esecutore materiale dell’attentato avvenuto lo scorso 3 maggio ai danni del ristorante “Leonardo in centro” in via Garibaldi, il 28enne marocchino HALLOUFI Mohamed.
Le indagini, condotte attraverso attività tecnica e raccolta di testimonianze, hanno permesso di risalire al presunto mandante del fatto delittuoso, identificato nell’odierno indagato, gestore del Bar “Polo Nord”, ubicato anch’esso in via Garibaldi.
Le investigazioni facevano emergere che il Mucciarone, dopo essersi procurato il materiale esplodente, indottrinava l’HALLOUFI Mohamed nel farlo collocare presso l’esercizio commerciale. Nello specifico il fermato, approfittando dello stato di bisogno del marocchino, senza lavoro e padre di una bambina da appena venti giorni, conosciuto dallo stesso quale frequentatore del bar, mediante minacce di morte, lo costringeva a porre in essere l’attentato, con lo scopo di togliersi un concorrente scomodo per il proprio locale.
Gli accertamenti dei Carabinieri mettevano in luce la personalità criminale del soggetto, il quale dichiarava, più volte, all’HALLOUFI, la volontà di proseguire le azioni criminali nei confronti del ristorante Leonardo in centro, con lo scopo finale di far chiudere quell’attività.
Lo stesso tipo di esplosivo fornito al marocchino ha dimostrato la pericolosità del proposito criminale posto in essere dal Mucciarone, per l’elevata potenzialità distruttiva dello stesso che ha comportato ingenti danni al locale e alle strutture limitrofe, con effetti tali da esporre a pericolo l’incolumità delle persone.
Dagli atti d’indagine emerge che quest’ultimo, in più occasioni, si lamentava con l’HALLOUFI, che dall’apertura del ristorante Leonardo in centro aveva visto ridursi la clientela ed il profitto che ne derivava; approfittando, quindi, della nascita della bambina del marocchino e della sua vulnerabilità, lo costringeva a compiere il gesto criminoso.
L’indagato procurava l’esplosivo, detenendolo sulla sua autovettura che lasciava la notte precedente l’esplosione presso la propria attività. Lo stesso, quindi, mostrava all’HALLOUFI l’ordigno, i guanti in lattice per non lasciare impronte e una giacca per travisarsi, lo istruiva sull’accensione spiegandogli, altresì, dove posizionarlo con esattezza per cagionare il maggiore danno all’esercizio pubblico.
Emerge, inoltre, che il Mucciarone, venuto a conoscenza dell’arresto del cittadino marocchino, temendo che lo stesso potesse evidentemente coinvolgerlo, si proponeva di farsi carico del suo sostentamento, anche legale.
Sono ancora in corso le indagini per l’identificazione di eventuali altri complici, tra cui il fornitore del materiale esplodente.
Il fermato è stato associato alla casa circondariale di Foggia.
Il video dell'attentato (video Cc) ndr.
***Questo Spazio pubblicità è in vendita***
Nessun commento