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Estero. Cina: restituito passaporto all'artista dissidente Ai Weiwei

Ai Weiwei. (foto) ndr.

di Redazione

PECHINO, 22 LUG. (AGI) - Le autorita' cinesi hanno restituito il passaporto all'artista dissidente Ai Weiwei a quattro anni dalla confisca. Lo ha annunciato oggi lo stesso Ai Weiwei in un tweet in cui pubblica anche il link all'immagine di se' con in mano il passaporto della Repubblica Popolare Cinese pubblicata su Instagram. La confisca era avvenuta quattro anni fa, quando era stato detenuto per 81 giorni durante un periodo di repressione nei confronti di avvocati e dissidenti e in seguito aveva dovuto rispondere del reato di evasione fiscale. "Oggi ho ottenuto un passaporto", scrive l'artista cinese su Twitter, che ha poi confermato essere il suo. Il mese scorso, le autorita' avevano concesso all'artista la sua prima mostra nel Paese, al distretto artistico 798 di Pechino, dove Ai Weiwei ha presentato la sua ultima creazione concettuale, la ricostruzione della "Wang Family Ancestral Hall", edificio di epoca Ming originariamente collocato nella provincia del Jiangxi, e oggi in mostra in due gallerie adiacenti divise da un muro. La riconsegna del documento arriva dopo quasi due anni di protesta contro il provvedimento e attuata attraverso le foto di fiori all'interno di un cestino per biciclette al di fuori del suo studio, nel quartiere pechinese di Caochangdi. L'iniziativa era segnalata su Twitter con l'hashtag FlowerforFreedom. Oggi era il seicentesimo giorno dall'inizio di questa forma di protesta, ha osservato l'artista. Tra le prime mete all'infuori della Cina, l'artista ha dichiarato al New York Times che prevede una visita a Berlino, dove vive da un anno il figlio di sei anni, Ai Lao, assieme alla madre, e dove egli stesso ha uno studio.





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