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Bari. Un “supercervellone” elettronico al servizio della ricerca scientifica inaugurato al Campus

Il Politecnico di Bari. (foto) ndr.

di Donato Forenza 

BARI 11 SETT. -  Il nome non è accattivante, ma quello che fa è semplicemente straordinario. Il “Data Center ReCaS”, recentemente inaugurato al Campus Universitario di Bari, è un eccellente centro scientifico per la elaborazione di dati di elevata portata. Si tratta di una potente struttura di eccellenza di calcolo che sarà al servizio della ricerca scientifica e potrà essere utilizzato anche dalle aziende e dalla pubblica amministrazione. In pratica, un supercalcolatore che presenta caratteristiche rilevanti e ha pochissimi eguali nel resto del mondo. La capacità di memoria è pari a circa seimila terabyte ed è in grado di elaborare con fonti esterne alla velocità di oltre 10 Gbit al secondo: una potenza assimilabile al lavoro di calcolo di oltre tredici mila computer. Il Data Center si trova nel Dipartimento interateneo di Fisica “M. Merlin”. La potente infrastruttura è interconnesso con “e-Infrastructure” nazionali e internazionali, tra cui la Egi Federated Cloud (Efc), la European Grid Infrastructure (Egi), la Infrastruttura di Grid Italiana (Igi) e la Wordwide Lhc Computing Grid (Wigc). Autorità ed esperti presenti all’inaugurazione del Data center hanno dedicato particolare attenzione alle complesse applicazioni sui temi per l'analisi di immagini da satellite, ai servizi di “cloud computing open” (Prisma) per la Pubblica amministrazione, al calcolo degli esperimenti “Lhc” dopo la scoperta dell’Higgs, a banche dati di bioinformatica, alla “Rete GARR-X progress”, ai dati medici per studi di psichiatria, a nuove tecnologie di cloud computing a servizio delle comunità scientifiche. Al convegno previsto nell’ambito della cerimonia sono intervenuti il Rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio, il Rettore dell'Università di Napoli, Gaetano Manfredi, il Rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio, il direttore del Dipartimento interateneo di Fisica dell’Università di Bari, Salvatore Nuzzo, il presidente dell’Infn, Fernando Ferroni, il direttore della sezione Infn di Bari, Mauro de Palma, il responsabile scientifico del progetto “ReCaS”, Leonardo Merla, il sindaco di Bari, Antonio Decaro e, infine, Francesco Ciardiello e Adriana Agrimi in rappresentanza del ministero dell’Università e della Regione Puglia.





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