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Cinema. “Professore per amore”, un film dal titolo quasi melenso, che riflette su problematiche importanti

La locandina del film. (foto) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 2 SETT. - Ray Michaels interpretato da Hugh Grant, uno scrittore premio Oscar in crisi, abbandona momentaneamente Hollywood per insegnare sceneggiatura in un college dell'East Coast. Ben presto, la sua attenzione viene attratta da una giovane mamma single che frequenta il suo corso Marisa Tomei. Nel frattempo Ray ha già intrecciato una relazione con una giovane studentessa attratta dal suo fascino di uomo maturo. Anche in questo film come in tanti altri che parlano di scuola e di docenti, il ruolo dell’insegnante ricalca un po’ gli stereotipi negativi che le società consumistiche erroneamente gli attribuiscono. Infatti anche il nostro protagonista seguendo i luoghi comuni, quando gli viene proposto questo lavoro pensa che solo i falliti nella vita decidono di fare gli insegnanti, ma poi l'esperienza gli insegnerà ad amare questo lavoro e a diventare professore per amore, non solo "per amore" perché si innamora di una sua allieva ma perché impara ad amare pian piano il suo lavoro e le soddisfazioni che esso può dare. Tutti questi incentivi, lo indurranno ad abbandonare definitivamente Hollywood per ritornare al college e trasmettere tutta la sua esperienza alle nuove generazioni: dando anche ad un suo allievo l'opportunità di vendere una sceneggiatura ad un noto produttore e diventare famoso. Si tratta di una pellicola dalle tematiche apparentemente leggere, che però induce lo spettatore a riflettere sull’importanza della scuola e soprattutto sul ruolo dei docenti nel saper veicolare valori positivi e soprattutto validi esempi. Il cast è ben assemblato, gli attori tutti congeniali al proprio ruolo, “dalle facce maledettamente giuste” a cominciare dai due protagonisti. Una sceneggiatura lineare ma allo stesso tempo intrigante. Le musiche decisamente appropriate sempre pronte a valorizzare i momenti più significativi. Anche i dialoghi qui hanno la loro importanza e difficilmente in una commedia troviamo dei “botta e risposta” estremamente brillanti come in questo caso. Il film possiamo definirlo sicuramente un coktail di simpatia, di gradevolezza, di levità. Si parla di cinema e tanto altro …., dato che la vicenda si svolge nell'ambito di una scuola per sceneggiatori. Uno scenario alquanto insolito che qui diviene la carrellata di variegati personaggi in una ambientazione capace di valorizzare umanità e sentimenti. Va sottolineato che il titolo melenso non c'entra nulla con la storia (il titolo originale credo che sia "Professore per forza"). Un film che esalta i buoni sentimenti. Una commedia garbata, intelligente e soprattutto amabile.





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