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Ue, ridistribuiti 120mila migranti Meta' tra Germania e Francia

Migranti in Germania. (foto Agi) ndr.

di Redazione

BRUXELLES, 7 SETT. (AGI) - L'Ue chiedera' a Germania, Francia e Spagna di accogliere piu' di 70mila rifugiati. Lo ha reso noto una fonte europea. Francia e Germania si prenderanno insieme quasi la meta' dei 120mila rifugiati che saranno ricollocati in base al nuovo piano che il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, presentera' a breve. La Germania ne accogliera' 31mila e 24mila la Francia. Mogherini "c'e' urgenza ad agire, auspico unita' Ue" Sul fronte migranti "c'e' urgenza ad agire: mi auguro che i governi europei si mostrino all'altezza dell'essere europei": cosi' la responsabile per la politica estera dell'Ue che ha ricordato come l'Europa negli ultimi sessant'anni abia costruito "pace e prosperita' per i cittadini europei, oggi e' arrivato i momento di applicare quei valori anche al di fuori di queste frontiere". 

Merkel, gli immigrati "cambieranno" la Germania 

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha osservato che l'afflusso record di migranti arrivati verso il suo Paese cambieranno il volto della Germania. "Quello a cui stiamo assistendo e' qualcosa che ci occupera' e che cambiera' il nostro Paese negli anni a venire", ha detto il cancelliere, parlando alla stampa dopo l'incontro con il premier serbo, Aleksandar Vucic. "Noi vogliamo che questo cambiamento sia positivo, e riteniamo che possiamo farcela". 

Hollande propone conferenza europea, sapremo gestire la crisi 

La Francia proporra' di organizzare e ospitare una conferenza internazionale, ha annunciato il presidente, Francois Hollande, che ha assicurato che la crisi europea dei migranti "puo' essere portata sotto controllo e lo sara'". Intanto il premier svedese, Stefan Lofven, ha sollecitato la sostituzione della normativa di Dublino, che regola l'accoglienza dei rifugiati nell'Unione Europea, a favore di un sistema che imponga quote obbligatorie e ripartite tra i Paesi. "Ora c'e' bisogno di un sistema permanente e obbligatorio e per raggiungerlo e' necessario riformare il regolamento di Dublino. La cifra dei rifugiati deve aumentare in modo considerevole e deve ripartirsi tra i Paesi dell'Ue", ha detto nel corso di una conferenza stampa. La proposta svedese e' siile a quella della Germania, il cui cancelliere, Angela Merkel, ricevera' domani a Berlino il premier svedese, il Paese che ha ricevuto il maggior numero di richiedenti asilo pro capite nel 2014. Lofven ha sottolineato che la crisi attuale in Europa non e' dei rifugiati, "ma di responsabilita'", e si e' detto preoccupato perche' ci sono "troppi Paesi" che la "eludono", con un chiaro riferimento a Viktor Orban, capo dell'esecutivo ungherese. "Orban e' il premier di uno dei Paesi che ricevono piu' aiuti dell'Ue. La conclusione e' logica: se vuole tenere una parte del bene comune deve anche dimostrare che e' parte di esso", ha continuato Lofven, che si e' detto "orgoglioso" della Svezia, "uno dei pochi Paesi che ha tenuto ed avra' una politica solidale". Il premier ha anche sostenuto che l'Europa, che una popolazione di 500 milioni di abitanti, non puo' sostenere che "non c'e' posto" se ne arriva un milione in piu'. Il premier socialdemocratico ha aggiunto che il governo di minoranza con gli ecologisti presentera' in autunno un nuovo pacchetto sugli aiuti per i richiedenti asilo che arrivano in Svezia e una riforma della legge attuale che permetta alle amministrazioni di ricevere altri rifugiati. "Tutti i comuni svevesi devono ripartirsi la responsabilita' tra di loro".





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