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Cronaca. Presunto fiancheggiatore dei terroristi dell'Isis arrestato dalla Polizia a Bari. Era stato già condannato per terrorismo

L'arresto del presunto terrorista a Bari
BARI, 7 DIC. - Un presunto fiancheggiatore dei terroristi del Califfato islamico è stato arrestato a Bari dalla Polizia di Stato. Si tratta di Muhamad Majid, nato Bagdad (Iraq) 45 anni fa e domiciliato a Bari. La Polizia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura distrettuale Antimafia di Bari. L'uomo è ritenuto responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione e della permanenza clandestina sul territorio nazionale. Le indagini sono iniziate nel febbraio del 2015, quando, a seguito di una perquisizione domiciliare in un appartamento di Bari, fu scoperto un gruppo di extracomunitari (iracheni e iraniani), tra i quali lo stesso Majid, da poco scarcerato dopo aver scontato una condanna definitiva a 10 anni per associazione terroristica (procedimento della Procura ddella Repubblica di Milano). Nel corso della perquisizione, Muhamad Majid veniva trovato in possesso di alcuni documenti comprovanti il suo collegamento con Ayachi Bassam, noto Imam di Molenbeek (Bruxelles), già tratto in arresto dalla Digos di Bari nel maggio del 2009 per associazione con finalità di terrorismo. L'inchiesta milanese aveva sancito l’appartenenza di una serie di soggetti di nazionalità prevalentemente irachena all’organizzazione “Ansar Al Islam” (letteralmente “i sostenitori dell’Islam” o “i difensori dell’islam”), inserita dalla comunità internazionale nella black list dei gruppi terroristici internazionali e fondata nel 2001 dall’emiro Mullah Krehar. Il gruppo, dopo anni di collegamenti con “Al Qaeda”, avrebbe recentemente stretto alleanza con i sostenitori dello Stato Islamico e opererebbe, come di consueto, nel Kurdistan Iracheno, contrapponendosi alla principale fazione politica di quel Paese, ovvero il Puk (Unione Patriottica del Kurdistan). Con l’Isis, l’organizzazione “Ansar al Islam”, condivide la comune finalità politica di instaurare uno Stato Islamico radicale, privo di confini, governato esclusivamente dalle leggi della Shari’a. Ansar al-Islam aderisce a una rigida ideologia salafita ed i suoi adepti ritengono che “la jihad in Iraq è un dovere individuale di ogni musulmano dopo che il nemico infedele ha attaccato la terra dell’Islam”. In particolare, in quel contesto investigativo, era stato appurato che Majid (alias Mullah Fouad) risultava membro di rilievo dell’organizzazione terroristica internazionale innanzi menzionata, fungendo, tra l’altro, da raccordo tra i capi dell’organizzazione transnazionale e l’attività dei membri della cellula italiana, con particolare riferimento all’approvvigionamento di documenti falsi ed il reclutamento di volontari per il “jihad” da inviare sullo scenario di guerra iracheno. (C. St.)







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