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Turi (Ba). Droga in auto e a casa. Due arresti [CRONACA DEI CC: ALL'INTERNO]

La droga eil materiale sequestrato. (foto cc.) ndr.

di Redazione

TURI (BA), 5 MAG. - Portavano cocaina nell’auto, mentre a casa nascondevano anche hashish. È la scoperta fatta l’altra sera a Turi, dove i Carabinieri di Gioia del Colle hanno arrestato un incensurato 36enne e un 28enne, già noto alle forze dell’ordine, entrambi del posto, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. I militari, durante un servizio perlustrativo finalizzato alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio e la persona, hanno fermato in via Vecchia Sammichele e sottoposto a controllo una Opel Corsa con due individui a bordo. Durante le operazioni un militare si è accorto che il conducente del veicolo si era chinato rapidamente in avanti, dando l’impressione di aver nascosto qualcosa. A quel punto il Carabiniere ha subito ispezionato il posto del conducente e ha rinvenuto, sotto il tappetino, un involucro in cellophane contenente alcune dosi di cocaina, evidentemente nascoste poco prima. La perquisizione è poi proseguita a casa di entrambi, dove sono stati trovati complessivamente 25 grammi di cocaina e 50 di hashish, già suddivisi in dosi pronte per essere spacciate, oltre a del materiale utile al confezionamento delle stesse, tra cui un bilancino elettronico di precisione, del nastro isolante, un paio di forbici e dei ritagli di buste in cellophane. Nelle tasche del 36enne, inoltre, i militari hanno rinvenuto 400 euro in banconote di vario taglio, che, ritenute provento dell’illecita vendita, sono state sequestrate unitamente alla droga. Dopo l’arresto, i due, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni. 

BARLETTA (BT): TENTA DI VENDERE A DEGLI INSEGNANTI DEI TABLET INESISTENTI AD UN PREZZO CONVENIENTE. ARRESTATO 

Tenta di vendere a degli insegnanti di una scuola elementare dei tablet inesistenti ad un prezzo conveniente, ma è stato scoperto ed è finito in carcere. È successo l’altra mattina a Barletta, dove i Carabinieri hanno arrestato un 42enne del posto, con l’accusa di tentata truffa. Tutto ha avuto inizio qualche giorno addietro, quando presso una scuola elementare del luogo si è presentato un individuo, il quale, forte di essere il genitore di un alunno frequentante la stessa scuola e, di conseguenza, di conoscere alcuni insegnanti, ha pensato bene di architettare una truffa, spacciandosi per un rappresentante di una società telefonica intenzionato a vendere agli insegnanti dei tablet ad 80 euro cadauno, prezzo conveniente rispetto a quello di mercato. L’uomo precisava, inoltre, che per ottenere l’agevolazione sul prezzo era indispensabile raccogliere un congruo numero di adesioni ed una caparra pari a circa mille euro complessivi. Tale situazione, però, non ha convinto del tutto le insegnanti, che, insospettitesi, hanno deciso di chiedere aiuto ai Carabinieri. A questo punto è stata tesa una trappola, che ha permesso ai militari di beccare l’uomo nella flagranza di reato, mentre si era recato a scuola per intascare la caparra ed accertare che quanto ideato altro non era che un tentativo di truffa. Inevitabile, a questo punto, l’arresto del 42enne, che, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato condotto in carcere. 

CONVERSANO (BA): RUBANO NELLA NOTTE OROLOGI E BRACCIALI IN GIOIELLERIA. PRESI DUE ALBANESI 

In piena notte rubano orologi e bracciali dalla vetrina di una gioielleria, ma durante la fuga sono stati acciuffati dai Carabinieri e per questo sono finiti in carcere. Dovranno difendersi dalle accuse, in concorso, di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, due albanesi di 24 e 20 anni, già noti alle forze dell’ordine, arrestati l’altra notte a Conversano dai Carabinieri della Stazione. I militari, durante un servizio di perlustrazione, in transito da piazza Aldo Moro hanno notato due individui che stavano indaffarati dinanzi ad una vetrina di una gioielleria. Immediatamente intervenuti, i due, alla vista della “gazzella” dell’Arma, si sono dati a precipitosa fuga per le vie adiacenti, nel tentativo di far perdere le tracce. In breve tempo, però, i militari hanno raggiunto ed immobilizzato i due, non prima che questi opponessero una ferma resistenza, nel disperato tentativo di sottrarsi alla cattura. Nelle loro mani i militari hanno recuperato un sacco contenente orologi e bracciali, che erano riusciti a rubare dall’interno di una vetrina espositiva mandata in frantumi con una una mazzola, trovata sul posto e sequestrata. Dopo l’arresto, i due stranieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati condotti in carcere, in attesa del rito direttissimo. La refurtiva, invece, del valoro di circa 4mila euro, è stata restituita al legittimo proprietario.

GRAVINA IN PUGLIA (BA): TENTA UN FURTO IN UN’ABITAZIONE. ALBANESE 22ENNE ARRESTATO 

Tenta un furto in un’abitazione, ma scoperto dal proprietario, che ha subito allertato i Carabinieri, è stato arrestato. È accaduto l’altra sera a Gravina in Puglia, dove i Carabinieri hanno arrestato un albanese di 22anni, con l’accusa di tentato furto in abitazione e porto illegale di coltello. Una telefonata giunta al 112 ha fatto convergere una pattuglia della Stazione in quella contrada Albanella Piccola. Qui, i militari hanno trovato ad attenderli il proprietario di un’abitazione, il quale, rincasato, si era insospettito nel notare delle luci accese in casa. Per tale motivo i militari si sono precipitati all’interno e qui hanno sorpreso il giovane ladro mentre, accortosi del loro arrivo, cercava di dileguarsi. Immediatamente bloccato e perquisito, lo straniero è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, con il quale, evidentemente, aveva scardinato la porta d’ingresso, sulla quale i militari, dopo il sopralluogo, avevano riscontrato dei segni di effrazione compatibili con l’arma bianca, che è stata poi sequestrata. Inevitabile, questo punto, il suo arresto. Il giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato quindi trasferito nel carcere del capoluogo, in attesa del rito direttissimo.





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