Editoriale. Quando il caso vuole la combinazione!
Una immagine dei resti dei treni. (foto) ndr. |
di Vito Ruccia
BARi, 13 LUG. - L'apparente antinomia racchiusa nel titolo nasconde tutta la reale coincidenza degli opposti che caratterizza la tragedia pugliese. Il caso, ahimè, beffardo e imperscrutabile delle vicende umane. La combinazione di fattori umani che nella tragedia però è in grado di indirizzare il fato! La vita umana è soggetta all'ignoto ma gli uomini, spesso per colpe più o meno coscienti, vi incidono mettendoci del loro. E' quindi giusto oggi chiedersi se nel 2016, l'Italia dell'Europa unita possa ancora sostenere l'esistenza di una ferrovia a binario unico, dove si comunica con l'interfono! Ed è evidente che se ci si affida al controllo umano l'errore è dietro l'angolo. Ci si chiede ancora se sia sostenibile che un raddoppio annunciato dal 2003 latiti nei cassetti di qualche burocrate! Ecco le combinazioni di fattori, tutti ahimè umani che incidono sul fato. Come il destino di tante vite normali, di pendolari quotidiani che nell'anormalità di una tratta ferroviaria a binario unico nell'anno del Signore 2016... sono andati incontro alla loro morte! E ora tocca interrogarsi su colpe che purtroppo affioreranno ma non elimineranno i segni di una tragedia che, nella combinazione infausta di fattori creati dall'uomo e dalla sua imperizia, non aspettava altro che il suo avverarsi! La rabbia gridata dal Presidente del Consiglio e' oggi la rabbia di una regione e di una nazione in cui, ancora una volta, il fato non è stato disegnato dall'ignoto ma purtroppo dall'uomo!
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