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Molfetta (Ba). Ancora reflui in contrada Manganelli

La zona inquinata. (foto P.C.) ndr.
Nonostante le denunce, la situazione immutata 

di Redazione

MOLFETTA (BA), 13 LUG. - Sono trascorsi giorni ormai da quando Pasquale Salvemini, responsabile WWF, lanciava l’ allarme inquinamento che interessa Contrada Manganelli, situata nelle vicinanze di Torre Calderina, quella che dovrebbe essere una oasi naturalistica. Il perdurare della situazione, a suo dire, avrebbe provocato la moria di uccelli e la distruzione di alberi, seccatisi per le acque inquinate che sono penetrate nel terreni interessati. Lo scenario è veramente desolante, come testimoniano le foto scattate nella mattinata di martedì 12 luglio. In primo piano le immagini di un fiume di acqua melmosa che ha reso la zona un acquitrino paludoso. Le acque provengono dall’ emissario che raccoglie i reflui prodotti dalle città di Ruvo e Terlizzi, le quali poi sfociano verso il mare attraversando campagne ed uliveti. In alcuni punti la vegetazione è molto fitta, manca la manutenzione e si lambirebbero anche alcune abitazioni civili, situazione questa non ammissibile nel 2016. La situazione è sfuggita di mano e si va’ aggravando sempre più, con il rischio di inquinare le falde, creare problemi di carattere sanitario ed igienico, compromettendo anche la fauna che transita o sosta in loco. Si rischierebbero anche intossicazioni alimentari, a quanto afferma sempre Pasquale Salvemini che riveste la carica di delegato regionale della Lac. Lo stato di degrado e incuria perdurerebbe da oltre un mese e bisognerebbe al più presto riportare lo stato dei luoghi nel modo ottimale. Non si escludono anche azioni di carattere giudiziario, in modo tale da punire i responsabili di questo scempio dal punto di vista paesaggistico e non solo.





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