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A Monte Sant’Angelo nella scuola Belvedere si gela. I genitori reclamano

Il plesso scolastico Belvedere (foto) ndr.

di Nico Baratta

MONTE SANT'ANGELO, 18 OTT.  -Dal Comune il Responsabile: «La mattina del 15 ottobre abbiamo trovato l’interruttore manomesso e la scheda non funzionante. Assicuro che entro domani tutto ritornerà nella piena funzionalità»

Sia in redazione, sia sulla mia casella postale, sono giunte diverse segnalazioni per un disservizio in un edificio pubblico. Stiamo parlando del plesso scolastico Belvedere di Monte Sant’Angelo. Come ben tutti i Montanari sanno quel plesso ospita la Scuola dell'Infanzia, quella Primaria, che fanno capo al Comune. Il problema segnalato è la temperatura presente e avvertita nelle aule. L’autunno, meteorologicamente parlando, è nella sua fase più incisiva, con temperature mattutine a Monte stabilmente ferme al di sotto dei 15 °C. Come è stabilito dal D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro), per i mesi estivi la temperatura dell’aria consigliata negli ambienti scolastici dev’essere compresa tra i 24° e i 27 °C, mentre per i mesi invernali la temperatura deve variare tra i 18° a 22°C, e in entrambe i casi con uno scarto di 1 °C.  Se la matematica non c’inganna in quella scuola siamo al di sotto dei gradi previsti dalla legge. 
Il Comune di Monte, per conto del Responsabile del Settore Scuola, il rag. Domenico Rignanese, ottemperando alla normativa vigente che tra l’altro prevede la messa in funzione degli impianti di riscaldamento dal 15 ottobre nei paesi di montagna, ha provveduto presso il plesso scolastico Belvedere a ridare calore alle aule. Peccato che lunedì 17 ottobre le aule erano fredde, costringendo i genitori dei piccoli scolari a portarseli via poiché lamentavano gli effetti della bassa temperatura: avevano freddo. Secondo i genitori che ci e mi hanno contattato la temperatura registrata all’interno del plesso era al di sotto dei 14°C. Ma c’è di più. I genitori ci hanno contattati hanno affermato che si son interfacciati con il Resp. Rignanese il quale ha preso atto del problema e ha giustificato il disservizio per la rottura di una scheda elettronica della caldaia che gestisce l’impianto di riscaldamento. 
Ciononostante noi abbiamo interpellato il Responsabile comunale rag. Domenico Rignanese che ci confermato il disservizio con l’auspicio di risolverlo nel più breve tempo possibile e invitando i genitori dei piccoli scolari ad esser più pazienti: «Abbiamo fatto fare tutta la ricognizione per vedere l’efficienza delle caldaie è tutto ha funzionato. Problemi non ne abbiamo riscontrati e quelli riscontrati son stati sistemati dalla ditta che si occupa della manutenzione dell’impianto. L’accensione è avvenuta venerdì 14 ottobre, come prevista dalla legge vigente. Solo che la mattina seguente, sabato 15 ottobre,  quando sono andati ad accendere la caldaia si è riscontrato che l’interruttore, posto all’esterno del plesso, era stato manomesso rompendo la porticina a protezione, e creando un problema di funzionalità sulla scheda. Allertato del problema ho provveduto a far intervenire il tecnico il quale, su mia diretta e celere richiesta, in sinergia con l’Ufficio Tecnico Comunale, ha provveduto a comperare una scheda nuova, assicurandomi che entro stamattina (18 ottobre, ndr.) o al massimo domani (mercoledì 19 ottobre, ndr) verrà installata e  messa in funzione la caldaia (Rignanese non specifica l’orario, ndr.). C’è da capire che a Monte non ci sono tutti i rivenditori per tal problemi e dobbiamo rivolgerci fuori. Tuttavia mi preme porre in evidenza che sono questioni che possono capitare avendo un interruttore all’esterno perciò suscettibili di atti vandalici che, nel caso, può essere tranquillamente rintracciabile. Chiaramente –prosegue Rignanese- ho interloquito con la dirigenza della scuola sostenendo che dal momento all’interno manca la gradazione che la norma impone, è il dirigente che sospende le lezioni, non certamente il Comune. Con ciò ribadisco che ogni anno noi accendiamo l’impianto di riscaldamento nel giorno come la legge impone e se capita prima dell’inizio dell’anno scolastico lo facciamo preventivamente per far riscaldare l’ambiente e i muri. Lo facciamo anche in deroga su segnalazione dei dirigenti che lamentano le basse temperature. Di norma sono i dirigenti che scrivono e dicono “il freddo è tale e tanto e chiediamo la deroga alla norma” e noi abbiamo sempre autorizzato. Interloquendo con tutti e due i dirigenti (riferendosi a quest’anno, ndr.) questi non l’hanno voluto e io onestamente non posso autorizzare una cosa che nessuno mi chiede, giacché la gestione scolastica è tutta loro, hanno piena autonomia. Sinceramente mi sono meravigliato perché le altre volte abbiamo proceduto preventivamente. Questa è la verità nuda e cruda e assicuro che entro domani tutto ritornerà nella piena funzionalità. Preciso che quando ho telefonato al tecnico era presente con me anche il delegato scolastico per i genitori».
Tuttavia noi che facciamo cronaca, cercando di rendere un servizio informativo più dettagliato possibile, e senza posizioni di parte, non possiamo esimerci nel dire che la prevenzione è meglio della cura. Stabilire tempi consoni prima dell’apertura della scuola per interventi di manutenzione preventiva dovrebbe essere una prerogativa di chi si occupa del bene pubblico. E quanto pare e detto dal Responsabile comunale ciò è stato fatto. Ne prendiamo atto. Come siamo consapevoli che un atto vandalico può creare un problema che, nel dettaglio, danneggia la salute pubblica, una priorità posta sempre al primo posto delle attenzioni di chi amministra la Cosa Pubblica, specie se parliamo di quella dei bambini che qui è stata messa a rischio. Inoltre, abbiamo appreso da alcuni genitori che il problema insorto si è ripetuto negli anni scorsi. Beh.. questo non lo possiamo appurare con certezza, ma facciamo fede a chi ce lo ha detto, ovviamente conferendogli le dovute responsabilità. Sta di fatto che sommariamente il cittadino attribuisce le colpe sempre all’amministrazione, che sia eletta, che sia nominata. Noi, però, cerchiamo di far chiarezza per ristabilire verità spesso celate da acrimonie politiche, che non fanno bene alla collettività.
Ora, poiché l’informazione quando ascolta entrambe le parti che collaborano non punta mai il dito, invitiamo il comune di Monte Sant’Angelo, se ve ne fosse bisogno, ad accelerare i tempi di rispristino della caldaia. Chiosando dobbiamo, però, sottolineare che stamattina in quella scuola, da quanto ci è stato detto da alcuni genitori, c’erano all’incirca quindici alunni, un numero talmente esiguo che giustifica ciò che stiamo scrivendo me che aggiunge anche un danno erariale per mancate lezioni con i docenti in attesa. La scuola va preservata, manutenuta, osiamo dire anche coccolata poiché lì per circa mezza giornata crescono i nostri figli e perdere ore scolastiche preziose, che tradotte diventano formazione, cultura, educazione, buona crescita, vuol dire una sconfitta per la società civile, libera e culturalmente alta. Noi siamo fiduciosi.





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