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Politica. La previsione di Bindi e Prodi: "E' inevitabile un governo Pd-Berlusconi"

R. Bindi e R. Prodi. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 5 GIU. (AGI) - Mentre l'accordo sulla legge elettorale sembra a un passo, due storici protagonisti del centrosinistra, Rosy Bindi e Romano Prodi, accusano Renzi di portare il Pd verso un matrimonio inevitabile e innaturale con Berlusconi. "Tutto quello per cui noi democratici abbiamo combattuto sin dagli anni Novanta, viene smantellato: questa legge elettorale proporzionale è solo un patto di convenienze. Ed è la fine del Pd", spiega la presidente della commissione Antimafia, che del Pd è stata tra i fondatori, che in un'intervista a Repubblica aggiunge che "se il Pd sarà quello che rischia di diventare, non mi ci riconoscerei". 
Bindi: unico scenario possibile è governo Pd-Fi 

La Bindi ritiene inevitabile uno scenario in cui al governo vadano Pd e Forza Italia insieme. "Mi pare sia l'unico scenario possibile - spiega -. Sono convinta che i 5 Stelle siano terrorizzati dall'idea di andare al governo e accettando l'accordo sul proporzionale, lo dimostrano. Questa è la loro convenienza. La convenienza di Berlusconi è di sedersi di nuovo al tavolo e non rimanere schiacciato sotto la Lega. Incomprensibile è la scelta del Pd". La Bindi spiega poi che "La legge elettorale è lo spartiacque della mutazione del Pd", ma il partito "è ancora in tempo per una buona legge, almeno con un premio di maggioranza". 

Prodi: la legge elettorale rende impossibile governo stabile 

Questa è la stessa opinione di Romano Prodi che, in un'intervista a tutto campo a Il Fatto Quotidiano, commenta la possibilità di un'alleanza post-elettorale tra democratici e Berlusconi. "Non ho dedicato la mia vita politica a costruire alleanze con obiettivi talmente disomogenei da diventare improduttivi", dice il professore. Secondo l'ex leader dell'Ulivo, inoltre, la legge elettorale in discussione "rende impossibile un governo stabile". "Quello del segretario del Pd Matteo Renzi è un cambiamento di rotta - aggiunge -. Con la legge in discussione ci si obbliga a cercare alleanze fra partiti con diversità inconciliabili: vi è un'infima possibilità di un governo stabile: la conquista della maggioranza assoluta". 

Prodi: abito in una tenda vicino al Pd, pronto a spostarmi 

Poi come la Bindi si dice pronto ad allontanarsi dal partito che vuole Renzi: "Abito in una tenda vicina al Pd - dice al Fatto. E' una tenda canadese, pratica. Si può infilare nello zaino e rimettersi in cammino per spostarsi". Poi, parlando di Grillo, Prodi accusa: "Il rischio è l'indefinitezza della proposta: come si fa a prendere decisioni se non si hanno principi che siano di destra o di sinistra?". "La forza di Grillo - aggiunge - è non avere radici, ma questo produce il rischio di non avere linea di governo". Secondo Prodi "destra e sinistra esistono almeno fino a che esistono modi diversi di intendere la vita e obiettivi diversi di governo. Tra l'avere e non avere la sanità per tutti c'e' una bella differenza".



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