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Calcio. Foggia disfatta ad Avellino

Giovanni Stroppa allenatore Foggia (foto Foggia Calcio) ndr
di Mario Schena

FOGGIA, 10 SETT. - Bisognava riscattare il cinque a uno di Pescara e il mezzo passo falso con l’Entella in casa. Stroppa cambia formazione e inserisce Empereur e Camporese in difesa e Beretta in attacco al fianco di Mazzeo. E’ stata invece una disfatta. Vince cinque a uno l’Avellino che domina e “asfalta” il Foggia che, come a Pescara è sembrato soprattutto non esserci sul piano fisico e senza soluzioni tattiche, anzi se in Abruzzo aveva per quasi un tempo tenuto il campo, ad Avellino ha avuto una preoccupante involuzione sia di gioco che di tenuta. Ed andiamo alla cronaca della partita. Parte a razzo la squadra irpina e va vicino alla marcatura al primo minuto con Molina che manca sotto porta il pallone di testa. Al terzo grandissima occasione per l’Avellino sventata da Rubin che toglie dai piedi di Molina pronto a mettere in rete a porta sguarnita un traversone dalla sinistra un irrefrenabile Bidaoui. All’ottavo Vacca perde palla e innesca Ardemagni che tira e colpisce il palo la palla viene intercettata da Molina che viene tirato per maglia da Empereur. 
Calcio di rigore che Ardemagni trasforma. Si fa male Empereur al diciottesimo e viene sostituito da Chiricò, intanto Bidauoi fa scorrere un altro brivido lungo la schiena dei quasi mille sostenitori rossoneri con un tiro che passa vicino al palo sinistro della porta di Guarna. Continua ad essere inguardabile la difesa del Foggia che al ventesimo regala il raddoppio ai padroni di casa che vanno in gol con Morosini che entra in area e batte Guarna con un pallone che passa sotto le gambe dell’estremo difensora rossonero. Al ventottesimo c’è rigore per il Foggia. Il cross da destra di Gerbo viene intercettato con la coscia Laverone, ma per il direttore di gara è fallo di mani Dal dischetto Mazzeo trasforma. La partita si riapre, ma al trentacinquesimo la squadra di casa ripristinale distanze Cross di Laverone da destra e colpo di testa vincente di Morosini che batte indisturbato tra Coletti e Vacca. Il Foggia comunque cerca di reagire e al quarantunesimo sfiora il gol Chiricò con un tiro a giro che termina di poco a lato. Nella ripresa l’Avellino rallenta e controlla agevolmente il Foggia che non riesce ad avere un passo tale da impensierire la retroguardia irpina.  La quadra di Stroppa ha più possesso palla ma è inconsistente. 
L’Avellino è cinico e cala il poker al quarto d’ora con una incursione del solito irrefrenabile Bidaoui cje serve Molina che vede il suo tentativo di testa respinto da Guarna, ma sulla sfera arriva per primo Ardemagni che ribatte in rete. Il Foggia è ormai l’ombra della squadra che ha dominato il Campionato della scorsa stagione e Castaldo subentrato al ventitreesimo a Morosini non si scorda di aver sempre fatto gol al Foggia e va subito in rete ribadendo di testa in rete il pallone che aveva colpito la traversa su tiro di D’Angelo. Castaldo due minuti dopo va vicinissimo al sesto gol che Guarna gli nega mettendo in angolo. La partita si trascina stancamente fino alla fine. Foggia disastroso sul piano fisco, tecnico e tattico. Troppo brutto per essere vero, ma più di un campanello d’allarme è già squillato. Bisogna correre, e subito, ai ripari. Il Foggia sabato dovrà vedersela in casa con il Palermo, avversario che punta al salto di categoria e poi avrà due trasferte consecutive a Carpi e Brescia. Un inizio di Campionato decisamente in salita.



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