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#OPENCAMERA di FdI – Un Gemmato da record, ma melina sul prossimo candidato sindaco di Bari


di Redazione

BARI, 3 AGO. - E’ un onorevole da record, sia per assiduità in Aula che in Commissione Sanità ed Affari Sociali alla Camera, il Marcello Gemmato su cui Fratelli d’Italia ha puntato per la casella libera lasciatagli dal Governo anche come segno di riconoscenza al suo partito per aver, in fin dei conti, contribuito alla nascita di questo esecutivo giallo – verde alla guida del Paese. A dirlo i numeri, e i numeri non possono mentire: 98,17 % la percentuale delle sue presenze, come risulta dal riepilogo ufficiale delle votazioni elettroniche della Camera dei Deputati da inizio legislatura «…ma praticamente un 100 % se si tenesse pure conto di un errore elettronico e di un momentaneo allontanamento per problemi "...vescicali", e non certo il 4 % - ha continuato Gemmato sorridendo – registrato da un collega sardo grillino...». Ma se questo è solo un resoconto numerico, molto ben più interessante è invece risultato il report sulla «produzione politica a favore del territorio»: dal primato in tempi non sospetti della interrogazione a suo nome al Ministro della Giustizia sulle criticità (poi confermate dai fatti) legate all’intera vicenda del Palazzo di Giustizia di Bari, all’interrogazione a quello della Sanità sugli effetti teratogeni di alcuni fitofarmaci nella lotta alla Xylella (altro problema divenuto ora emergenza assoluta per l’inspiegabile ritardo nel contrasto ad un’epidemia che rischia di compromettere l’intera produzione olivicola, e non solo della Puglia ma della nazione) da una riflessione sul transito attraverso la nostra regione di terroristi legati all’Isis (al Ministro degli interni) agli interventi presso i Dicasteri competenti a favore della Nautica e dell’Agricoltura (importazione massiva di olio dall’estero che poi, con marchio italiano, non solo abbassa credibilità e prezzi sul mercato, ma porterebbe al collasso la nostra intera produzione da primato qualitativo nel mondo). Tirando perciò le dovute somme, a fine incontro, sicuramente tanto in così poco tempo. 

Per brevità omettiamo le proposte di legge in avanzato iter parlamentare, dettagli minori e qualche localismo (come un proposto ripensamento circa la decretata chiusura dell’Ospedale di Terlizzi «nonostante sia stato appena rimodernato con ben 15 mln di euro») di cui si è pure parlato, ciò che alla fine è contato per noi è la constatazione che questo originale #OPENCAMERA , attraverso la sinergia col territorio ed il dialogo costante con tutte le risorse umane in loco, sta dando evidentemente i suoi frutti. Merito anche di un Gemmato infaticabile e quasi ubiquo, dal momento che gli impegni del suo mandato non gli impediscono di essere sempre presente nella sua terra per le cose più importanti, senza escludere quelle di natura squisitamente umana come la sua vicinanza, anche fisica, all’amico Massimo Posca, nel momento in cui ha accusato la grave perdita della sua compagna di vita. Peraltro solo un segno, se vogliamo, di un sodalizio forte basato su stima ed ideali, quest’ultimo; sbaglia quindi chi vuol necessariamente vedere un segnale politico in qualcosa che attiene alla sfera personale e privata di entrambi, stando almeno a quanto si è potuto direttamente osservare. Anche se, parliamoci chiaro, una destra credibile a Bari - e capace di un risultato utile alle prossime amministrative - non potrà prescindere, proprio grazie ad impegno e ruoli di Gemmato, da un partito che è erede morale delle idee di un visionario illuminato per la Città come Araldo di Crollalanza, oltre che prosecuzione diretta di quelle del grande Pinuccio Tatarella. A caccia di rumors in vista delle scadenze elettorali dell’anno prossimo, dunque nulla da registrare di concreto. In compenso, però, la presa d’atto che questo #OPENCAMERA, al suo secondo appuntamento all’Hotel Palace il 30 u.s., sta già funzionando, e alla grande, come laboratorio di proposte da portare direttamente in Parlamento. Beh, davvero un altro modo di intendere e far politica, bisogna riconoscerlo.



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