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Altamura (Ba). I Carabinieri arrestano due albanesi responsabili di tre rapine ai danni di esercizi pubblici, avvenute il 4 e 6 settembre 2017 [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]

Controlli dei cc. a d Altamura. (foto cc.) ndr.

di Redazione

ALTAMURA (BA), 26 SETT. (COMUNICATO STAMPA) - Avevano seminato il panico a settembre dello scorso anno, mettendo a segno, nella città di Altamura, tre distinte rapine, di cui due nello stesso giorno, ai danni di commercianti del luogo, rispettivamente un panificio, un negozio di articoli casalinghi, gestito da cittadini cinesi ed una tabaccheria. Il copione, ormai collaudato, era sempre lo stesso. Poco prima della chiusura serale, un uomo travisato da passamontagna ed armato di pistola entrava nel negozio, si faceva consegnare il denaro dalla cassa e, terminato il colpo, si allontanava a bordo di un’utilitaria sulla quale vi era un complice ad attenderlo per garantirsi entrambi la fuga. I servizi preventivi ed antirapina predisposti dal Comando Provinciale di Bari, appositamente effettuati negli orari ritenuti più a rischio, avevano consentito che, il 16 settembre 2017, proprio in occasione dell’ennesima rapina perpetrata ai danni di un supermercato di Andria, venissero tratti in arresto nella flagranza di reato due giovani albanesi, M.E. e K.H., entrambi 23enni, residenti ad Altamura, consentendo in quella circostanza di recuperare dopo un inseguimento, il passamontagna e la pistola utilizzata, nonché la somma trafugata. Le risultanze investigative svolte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Altamura hanno consentito di ricostruire che M.E. e K.H., arrestati per la rapina, erano gli stessi che avevano messo a segno i tre colpi ad Altamura. Preziose le testimonianze delle vittime che riconoscevano gli stessi indumenti utilizzati in occasione delle rapine subìte e le telecamere di sorveglianza installate presso i gli esercizi pubblici che hanno immortalato le varie fasi e consentito di effettuare i dovuti riscontri. Sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, il GIP del Tribunale di Bari, accogliendo la richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due giovani altamurani, pregiudicati, che sono stati così arrestati e tradotti presso la Casa Circondariale di Bari, dovendo rispondere di rapina continuata in concorso.

 


Due provvedimenti restrittivi a Bitonto. (foto cc.) ndr.
BITONTO (BA). ESEGUITO DAI CARABINIERI UN ALTRO PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO A CARICO DI CONTE DOMENICO E DEL SUO GREGARIO GENTILE DANILO PER L’AGGUATO MAFIOSO A ESPONENTI DEL CLAN CIPRIANO AVVENUTO IL 14 MARZO SCORSO 

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari e della Compagnia di Molfetta (BA) hanno dato esecuzione a 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del capoluogo pugliese, su richiesta della competente D.D.A., a carico di altrettanti pregiudicati di Bitonto, ritenuti a vario titolo responsabili di lesioni personali aggravate, detenzione e porto abusivo illegale di armi, spari in luogo pubblico, reati commessi in concorso tra loro, con l’aggravante di aver agito per favorire il sodalizio mafioso di appartenenza. I provvedimenti costituiscono un ulteriore intervento repressivo sul contesto delinquenziale bitontino e seguono, temporalmente, le precedenti esecuzioni di provvedimenti restrittivi avvenute il 17 marzo, il 20 aprile ed il 27 maggio 2018 realizzate – congiuntamente – dal Comando Provinciale di Bari e dalla locale Questura, nonché il 10 settembre 2018 dal Nucleo Investigativo. Infatti, la vicenda s’inquadra nella violenta faida in corso tra due gruppi criminali strutturati di Bitonto, in lotta per conquistare il controllo delle fruttuose piazze spaccio di quel centro: da un lato, il sodalizio dei CONTE, dall’altro, quello dei CIPRIANO, rispettivamente, attivi in periferia e nel borgo antico, aree entrambi di contrasti armati, culminati il mattino del 30.12.2017 con l’accidentale uccisione dell’83enne Anna Rosa TARANTINO ed il ferimento di uno degli affiliati al gruppo CIPRIANO. I destinatari del provvedimento, Domenico CONTE 48enne, elemento di vertice dell’omonimo sodalizio ed attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Agrigento e Danilo GENTILE, 23enne, nella serata del 14.03.2018, si rendevano protagonisti di un raid punitivo all’interno dei vicoli del centro storico del paese, finalizzato ad eliminare un esponente del sodalizio rivale, quale risposta armata al ferimento di due sodali (ANTUOFERMO Giuseppe e CALDAROLA Luca), patito il precedente 23.02.2018. Segnatamente i due indagati, dopo averne studiato le abitudini quotidiane, si posizionavano sul tetto di un’abitazione della centralissima Piazza di Porta Robustina di Bitonto, prospicente la residenza della vittima designata, armati di una pistola calibro 357 magnum. Non appena scorto il rivale, esplodevano 5 colpi all’indirizzo dello stesso, mancando il bersaglio, ma attingendo alla gamba destra di striscio l’innocente estetista 29enne CALDAROLA Angela, che occasionalmente si trovava a passare nella pubblica via. La donna riportava 4 giorni di prognosi per la ferita subita. Le indagini esperite nell’immediatezza, consentivano di rinvenire sul tetto dell’abitazione i cinque bossoli esplosi dagli indagati, così come di ricostruire nel dettaglio gli eventi di quella serata. La successiva collaborazione con la giustizia da parte di gregari di spicco del sodalizio CONTE, consentiva di arricchire ulteriormente il quadro probatorio raccolto ed attribuire le responsabilità ai destinatari dell’odierno provvedimento.





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