San Severo, detenuti nascondevano microcellulari nelle parti intime. L'inganno scoperto dalla Penitenziaria
I microcellulari rinvenuti e sequestrati (foto Polizia Penitenziaria San Severo) ndr. |
di Redazione
SAN SEVERO (FG), 07 APR. - Confutavano nelle parti intime microcellulari, semplici ultimi telefoni frutto dell'ingegno umano in micro elettronica. Dopo serrate indagini e dopo una serie di ispezioni e intercettazioni, gli agenti della Polizia Penitenziaria della Casa circondariale di San Severo, gestiti dal Comandante Comm. Coord. Giovanni Serrano, sono riusciti a intercettare e poi sequestrare sei microcellulari da circa 6 mm. Tanto per esser più precisi e per dare un'idea della "grandezza" dei telefonini, i microcellulari sono più piccoli di un accendino. L'operazione, poi, è stata completata con la bonifica ambientale di tutto il perimetro del carcere.
«Questa operazione, di concerto con la DDA di Bari, è il risultato di una intensa attività di intelligence – ha commentato il comandante Serrano - che gli uomini di questo reparto della Polizia Penitenziaria portano avanti quotidianamente. Gli agenti hanno rinvenuto sul detenuto, due microtelefoni cellulari perfettamente funzionanti della lunghezza di circa 6 cm, più piccoli di un accendino. I minitelefoni sono talmente piccoli ed essenziali da essere composti da tantissima plastica e pochissimo materiale ferroso, quindi difficilmente rilevabili dai metal detector. Faccio i complimenti ai miei uomini perché queste sono le piccole soddisfazioni derivanti dai costanti sacrifici giornalieri di contrasto alle attività illecite all’interno dell’istituto».
«Questa operazione, di concerto con la DDA di Bari, è il risultato di una intensa attività di intelligence – ha commentato il comandante Serrano - che gli uomini di questo reparto della Polizia Penitenziaria portano avanti quotidianamente. Gli agenti hanno rinvenuto sul detenuto, due microtelefoni cellulari perfettamente funzionanti della lunghezza di circa 6 cm, più piccoli di un accendino. I minitelefoni sono talmente piccoli ed essenziali da essere composti da tantissima plastica e pochissimo materiale ferroso, quindi difficilmente rilevabili dai metal detector. Faccio i complimenti ai miei uomini perché queste sono le piccole soddisfazioni derivanti dai costanti sacrifici giornalieri di contrasto alle attività illecite all’interno dell’istituto».
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