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Teatro. Al Duse con "Matrimonio... no, grazie!" ironia e saggezza

Una immagine dello spettacolo. (foto M.C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 12 MAG. - Come recita un vecchio detto "l'equilibrio sta nel mezzo", infatti comportamenti portati all'estremo possono spesso nella vita condurre a tragiche conseguenze. È il caso della storia che Cristina Angiuli sta portando in scena con successo sul palcoscenico del Teatro Duse di Bari, tratto da "le intellettuali" di Molière. La Angiuli con sagacia ambienta la storia ai nostri giorni e per la precisione a Bari, dove le protagoniste, due sorelle, Armanda interpretata dalla stessa Cristina Angiuli ed Enrichetta recitata da Isabella Careccia, sono due donne impegnate con successo in una associazione culturale. Armanda più delle due è quella votata alla cultura, gestisce un salotto letterario nel quale sta per organizzare un importante evento di matrice filosofica con riscontro a livello internazionale, un parternariato tra l'Università di Bari e la Sorbona di Parigi, ospite del tanto atteso avvenimento sarà il professore Jacques Trisottì in persona, grande intellettuale e filosofo del momento. 

Enrichetta molto più femminile e dolce nell'approccio con l'altro sesso, pur essendo alquanto refrattaria al dialogo culturale, riscuote con gli uomini molto più successo di Armanda, questi ultimi in un primo momento attratti dalla sorella maggiore più brillante ed esuberante, finiscono poi per scegliere Enrichetta ritenuta più moderata e dolce e soprattutto meno supponente. Quest'ultima a differenza di sua sorella sogna una vita più semplice: un matrimonio, una famiglia, una casa con dei figli ed è innamorata dell'ex fidanzato di Armanda, Paridenea. Le vicende culturali legate all'associazione e all'evento internazionale in oggetto, accostati alle vicende sentimentali delle due donne, portano sul palcoscenico allo sviluppo di situazioni ironiche e tragicomiche, molto divertenti capaci di regalare momenti di buonumore intervallati da altrettante pillole di saggezza. Il pubblico in sala dimostra di apprezzare l'ironia e l'impegno del testo proposto. 

Cristina Angiuli in questa performance mette a nudo tutte le sue qualità, non solo di regista ma di donna del palcoscenico a tutto tondo, passando da una recitazione classica ed impeccabile a momenti di comicità esilaranti in vernacolo nostrano. La Careccia si rivela un'ottima spalla di talento, votata anche all'improvvisazione scenica. Un purpuri ben assemblato, che rende "Matrimonio … no grazie" una piece di successo.



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