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Teatro. “Generazione Inps”di Gennaro De Sntis conclude la “Piedigrotta barese” 2019

Una immagine dello spettacolo. (foto M.C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 13 GIU. - Una strada in salita, una piazza, una chiesa del XIV secolo caratterizzano a Napoli quell'eterogeneo luogo denominato Piedigrotta. Dal nome si evince esplicitamente, che siamo ai piedi di una grotta e precisamente della "Grotta Vecchia" o "Romana" scavata nel terzo secolo a.C. alla base della collina di Posillipo, per abbreviare il percorso tra Napoli e Pozzuoli. Vogliamo ricordare inoltre che nel luogo dell'attuale chiesa sorgeva anticamente un tempio dedicato ad una divinità pagana, in onore della quale si svolgeva ogni anno una grande festa che si è tramandata popolarissima fino ai giorni nostri ma dedicata alla Madonna. Durante la festa si celebrava e lo si fa ancora, la "Sagra della Canzone Napoletana". In analogia alla tradizione dei cugini napoletani, la prima Piedigrotta barese si tenne a Bari il 17, 18 e 19 settembre del 1927. I primi due giorni nei giardini Garibaldi, l'ultimo giorno, la finalissima, nel Teatro Comunale Piccinni, grazie all'impegno dell'allora noto imprenditore Antonio La Rocca. Industriale barese di origini lucane, Presidente della Commissione Feste Patronali, che organizzò l'evento anche con il patrocinio e l'appoggio delle autorità locali e di molti sponsor come l'editore musicale Salvati e la stamperia Raffaello Leo che provvidero rispettivamente alla produzione e all'incisione dei dischi e alla stampa dei libretti e spartiti musicali. 

E' ormai da dieci anni che Vito Signorile, decano del Teatro in terra di Bari, rinnova la tradizione tra la fine di Maggio e gli inizi di Giugno. In virtù di ciò anche quest'anno è tornato dal 2 all’ 8 giugno questo tradizionale appuntamento annuale al Teatro Abeliano con la “Piedigrotta Barese” che ormai da qualche anno si realizza con il patrocinio del Comune di Bari, Assessorato alle Culture e Commissione Culture, con la collaborazione delle più attive Associazioni Culturali cittadine riunite nel più vasto progetto dedicato alla città, denominato Omaggio a Bari, ideato e coordinato sempre da Vito Signorile. A contraddistinguere le serate della rassegna, è stata la vivacità e il divertimento. la “Piedigrotta barese” 2019, ha coinciso anche con il cinquantenario del Gruppo Abeliano, e il tutto è stato caratterizzato con un omaggio ad alcuni dei “padri” del nostro dialetto e con una rassegna di Teatro popolare dove hanno calcato le scene alcuni prediletti del nostro territorio insieme a compagnie amatoriali degne di nota. Sono stati protagonisti: Nico Salatino in “La Portapennére” ovvero la rivolta del pane; la compagnia Vello d’oro con “Il poeta di dio”, performance di Lino De Venuto, dedicata a Don Tonino Bello; lo Specchio di Francesco in “Marcellino pane e vino”, a seguire: Quelli del teatro con "U cick e ciak in internet". A concludere l'evento: una serata dedicata da Vito Signorile alla lettura delle poesie di alcuni fra i poeti della tradizione barese come: Francesco Saverio Abbrescia, Giuseppe De Benedictis, Vito De Fano, Domenico Dell’Era, Vitantonio Di Cagno, Giuseppe Lembo, Nicola Macina, Gaetano Savelli. 

A seguire una simpatica commedia comica del Nuovo teatro popolare di Bari:“Generazione Inps”. Uno spettacolo divertente, controverso ed impertinente. Una piece, che come tutti i testi di Gennaro De Santis si ispira alla realtà, ad una gioventù alla ricerca di una realizzazione sociale, dove fanno capolino sei storie e sei personaggi inconsueti, "senza mai un euro in tasca". ma straordinariamente contestualizzati in una realtà bizzarra colma di sotterfugi, intrighi e idee insensate, in un vortice di gag e battute senza tregua. Storie di personaggi "sfigati", figli di una realtà esigua, sempre pronti a inventarsi un lavoro...o la maniera per evitarlo, Desiderosi di far soldi velocemente e facilmente. Un cast simpatico e affiatato di una Compagnia amatoriale, composto da: Gennaro De Santis, Maria Paola Cozzi, Giovanni Delle Foglie, Rosa Ungaro, Tonino Deruvo, Valentina Roberto, che già da un pò intende portare avanti "la nuova commedia della nuova frontiera del teatro barese" ha regalato al pubblico un fine serata all'insegna del buonumore.



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