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Capitanata, Polizia di Stato. Le ultime cronache

La Questura di Foggia (foto web) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 25 GEN. (Com. St.) - Di seguito le utlime cronache dalla Polizia di Stato.

San Severo, a sorvegliato speciale applicato codice antimafia
Continua, senza sosta, l’attività di contrasto alla criminalità organizzata dopo i recenti fatti criminosi verificatisi a Foggia e Provincia. All’indomani dell’operazione “Alto Impatto” di lunedì notte, nel corso della quale sono state eseguite numerose perquisizioni e sono stati sottoposti a provvedimento di fermo tre estorsori ritenuti contigui alla mafia foggiana, quest’oggi la Questura di Foggia ha segnalato al Tribunale di Bari un pluripregiudicato trentenne di San Severo per la sottoposizione alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
A carico dell’uomo figurano diversi precedenti penali per molteplici reati che ne delineano lo spessore delinquenziale e l’alta pericolosità sociale. Difatti, nel curriculum criminale, il trentenne annovera numerose condanne per acquisto, detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti, per detenzione e porto illegale di armi, per ricettazione e per partecipazione ad un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. A seguito di tali vicende giudiziarie, l’uomo è stato anche interdetto perpetuamente dai pubblici uffici.
Più recentemente, nel decorso mese di giugno, è stato coinvolto nell’operazione “Ares” con cui la Polizia di Stato ha arrestato 50 persone e con la quale, per la prima volta, è stato contestato il reato di associazione di tipo mafioso alla criminalità organizzata sanseverese, in quanto riconosciuta come autonoma ed indipendente rispetto alle organizzazioni mafiose operanti a Foggia. Sempre lo scorso anno, l’uomo è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, perché trovato in possesso di un significativo quantitativo di droga.
Adesso, in applicazione del vigente Codice Antimafia, il Tribunale di Bari sarà chiamato a decidere l’irrogazione della sorveglianza speciale, determinandone la durata e le conseguenti prescrizioni che, essendo assunte a garanzia della sicurezza pubblica, comportano delle significative restrizioni nella libertà di movimento del destinatario.

Uccide cane con fucilata. Agricoltore denunziato dalla Polizia
Brutto episodio di violenza consumatosi ieri mattina in danno di un cane che è stato ucciso con un colpo di fucile esploso da un agricoltore.
Il fatto si è verificato nelle campagne di Foggia, in località Borgo Arpinova, ove un equipaggio della Squadra Volante è intervenuto a seguito di richiesta di aiuto da parte di un pastore. Giunti sul posto gli Agenti raccoglievano la testimonianza del pastore, un uomo di nazionalità rumena, e del suo datore di lavoro, un imprenditore italiano, titolare di una azienda agricola nonché proprietario di numerosi ovini.
Ai Poliziotti il pastore ha raccontato che, mentre conduceva al pascolo il gregge, unitamente ai suoi due cani, veniva raggiunto da un agricoltore, proprietario di un fondo confinante, il quale viaggiava a bordo di un trattore. Quest’ultimo, alla vista dei cani, imbracciava un fucile, lo puntava direttamente contro uno dei due animali e faceva esplodere un colpo d’arma da fuoco che attingeva la povera bestia ferendola gravemente. Subito dopo, si allontanava repentinamente, percorrendo un tratturo in direzione del suo fondo. Mentre sparava, l’agricoltore inveiva insulti contro il cane ritenendolo responsabile dell’uccisione di alcuni suoi animali.
Dopo l’accaduto il pastore, avvedendosi delle gravi condizioni in cui versava il cane, cercava aiuto tentando di mettersi in contatto con il suo datore di lavoro ma, trovandosi in una zona priva di copertura di segnale telefonico, rientrava in azienda da dove finalmente riusciva a contattare il padrone del gregge. Quest’ultimo sopraggiungeva immediatamente sul posto ed insieme al pastore si riportava sul luogo dell’accaduto per prestare ulteriore soccorso all’animale ferito il quale, purtroppo, malgrado tutto, decedeva poco dopo.
A quel punto veniva chiamata la Polizia che, dopo avere constatato l’avvenuto decesso del cane, rinveniva una cartuccia esplosa di fucile calibro 12 con cui l’animale era stato ucciso. Subito dopo, gli Agenti si recavano nel podere dell’agricoltore confinante che aveva esploso il colpo di fucile procedendo alla sua identificazione. Interrogato, l’uomo inizialmente ha negato di avere avuto alcun diverbio con chicchessia e di non avere portato con se l’arma. Successivamente, ammetteva l’esistenza di contrasti con il pastore, per asseriti motivi di pascolo abusivo. Nel corso dell’operazione, i poliziotti hanno rinvenuto, in un piccolo bagno della masseria, un fucile calibro 12, perfettamente funzionante nonché delle munizioni dello stesso tipo di quella rinvenuta sul luogo ove era stato sparato il cane. Da un controllo amministrativo l’arma  è risultata essere intestata all’agricoltore.
Al termine delle operazioni, il corpo del cane è stato affidato a personale del servizio veterinario dell’A.S.L mentre il fucile e le munizioni sono state sequestrate. L’uomo è stato denunziato per l’uccisione dell’animale e rischia fino a due anni di reclusione oltre la revoca di qualsiasi autorizzazione in materia di armi.

Foggia, continua l’azione “Alto Impatto”. Prevenzione e controlli nel quartiere  Candelaro - Croci  e Carmine Vecchio.
Nell’ambito dell’attività di coordinamento tecnico dei servizi di contrasto a varie forme di illegalità diffusa in ambito cittadino, nella giornata del 21 gennaio u.s. 2020,  è stato effettuato un  servizio straordinario di controllo del territorio che ha interessato i quartieri Candelaro, Borgo Croci, Comparto Biccari e Carmine Vecchio.
Al servizio hanno preso parte un equipaggio composto dagli Agenti della Polizia di Stato della Questura di  Foggia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico,  equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, Agenti della Squadra Mobile e  della Polizia Amministrativa,  una pattuglia  dell’Arma dei Carabinieri,  un equipaggio composto dai militari della Guardia di Finanza ed infine un  equipaggio della Polizia Locale.
L’azione sinergica ed articolata sul territorio ha consentito di prevenire  efficacemente ogni forma di attività illecita, saturando i quartieri interessati,  allo scopo di assicurare serenità e sicurezza agli operatori economici ed alla cittadinanza. Nel corso del servizio sono stati oggetto di attenzione i mezzi pubblici, di recente oggetto di lancio di sassi da parte di gruppi di giovanissimi.
Nell’ambito di tali attività, personale della Polizia Amministrativa procedeva al controllo di 2 attività commerciali in Via Nedo Nadi ed in P.zza Ugo Foscolo;
Nel corso del servizio  sono state controllate 232 persone, effettuati 28 posti di controllo, controllati 175 veicoli, controllate 11 persone agli arresti domiciliari, contestate 6 violazioni al Codice della Strada ed eseguita 1 perquisizione personale.
Altri controlli specifici sono stati effettuati presso circoli privati da parte degli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine e dell’Ufficio Volanti. In particolare è stato controllato un circolo in Via San Severo ove sono stati identificati tutti gli avventori, tra i quali alcuni pregiudicati ed un altro circolo sito in Via Piave, ove tra gli avventori veniva controllato un cittadino rumeno, con a carico un rintraccio per notifica del rigetto dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
Altri controlli venivano effettuati ad un circolo sito in  Via Fornelli ed un altro sito in Via Nicola Ruffo.

Lucera, controlli a raffica su strada e circoli privati
Bimestre di intense attività di polizia per gli uomini del Commissariato di P.S. di Lucera FG,  che a seguito di mirati servizi per il controllo del territorio, disposti dalla Questura di Foggia ed  eseguiti con la collaborazione di  equipaggi dei  Reparti Prevenzione Crimine, hanno effettuato controlli a tappeto nella cittadina dauna.
       Attraverso mirati servizi finalizzati a rafforzare l’azione della Polizia di Stato nel contrasto all’illegalità diffusa ed in particolare allo scopo di prevenire e impedire la microcriminalità, gli atti di vandalismo, il disturbo della quiete pubblica, l’abuso di sostanze stupefacenti e di bevande alcooliche nei luoghi in cui si registra maggiore afflusso di persone, venivano impegnate circa 100 pattuglie che, contribuendo ad elevare il livello di percezione di sicurezza nei cittadini federiciani, hanno conseguito i seguenti risultati:
•    675 veicoli controllati circolanti sulle strade lucerine;
•    994 persone controllate, di cui 73 risultavano gravate da precedenti di polizia
L’attività di controllo si estendeva anche nei circoli privati, bar, sale giochi e scommesse per un totale di 12 locali esaminati.
Si è proceduto nel periodo indicato al controllo di persone sottoposte a misure di prevenzione e sicurezza tra cui:
•    245 arrestati domiciliari;
•    285 tra persone sottoposte ad obblighi di dimora, Sorvegliati Speciali, liberi vigilati e  sottoposti a prescrizioni dell’A.G.;
L’esito delle predette attività di controllo culminava con le denunce in stato di libertà di nr.10 persone tra cui nr.03 venivano deferiti all’A.G. per inosservanza delle prescrizioni.
Venivano elevate nr.  46 violazioni al codice della strada, ove venivano sottoposti a sequestro amm.vo nr.04 veicoli, mentre nr.02 persone venivano sorprese alla guida di veicoli,  con patente di guida revocata dall’Ufficio Territoriale del Governo di Foggia.
Inoltre nell’ultimo trimestre venivano tratte in arresto nr.03  persone di cui una  per rapina impropria  e due per evasione.
La Polizia di Stato  ha inoltre garantito il regolare svolgimento delle numerose manifestazioni pubbliche  che si sono svolte durante il lungo periodo natalizio, con mirati servizio di Ordine Pubblico.

Foggia, donna tenta il suicidio. La Polizia la salva
L’intervento della Polizia di Stato e la pronta segnalazione di un passante salvano la vita ad una donna che ha minacciato di suicidarsi lanciandosi dalla finestra.
La donna, una cittadina italiana, di 65 anni, abitante in via Mario Natola, intorno alle 19 di domenica scorsa, si è sporta pericolosamente dalla finestra della propria abitazione, ubicata al quarto piano dell’edificio, manifestando il chiaro intento di suicidarsi lanciandosi nel vuoto.
Un passante, avvedendosi della donna che stava in piedi sul davanzale della finestra, ha chiamato il 113 che prontamente ha inviato sul posto due equipaggi della Squadra Volante. Giunti sul posto, alcuni operatori salivano immediatamente al quarto piano dell’edificio, mentre gli altri delimitavano precauzionalmente la zona sottostante.
Raggiunta l’abitazione della donna, i Poliziotti notavano che la porta di ingresso dell’appartamento era socchiusa e dall’interno si sentivano provenire dei lamenti. Appena la donna ha intravisto gli Agenti si è messa ad urlare, dicendo di volersi ammazzare ed è scappata verso la propria camera da letto nell’intento di raggiungere la finestra dalla quale si era precedentemente esposta. Con un guizzo i poliziotti la raggiungevano e riuscivano a bloccarla poco prima che la stessa potesse salire su una panca che aveva posizionato sotto la finestra per potere salire sulla soglia.
Cessato l’allarme, i Poliziotti hanno atteso che la donna si calmasse ed hanno fatto intervenire un’ambulanza del 118 che ha provveduto ad accompagnarla in ospedale per ricevere le cure sanitarie. L’abitazione veniva lasciata in consegna al figlio della donna che, nel frattempo, era stato avvisato di raggiungere l’abitazione della madre.

Cerignola. Giovane pusher colto sul fatto viene arrestato
Nella giornata di ieri 24 gennaio  u.s., Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P. S. di Cerignola e del Reparto Prevenzione Crimine  Puglia Settentrionale, nell’ambito di un servizio di prevenzione e controllo del territorio, rientrante nel Piano Operativo Interprovinciale, unitamente al personale del Reparto Cinofili di Bari e il prezioso ausilio dei cani Amira e Africa, effettuavano una perquisizione domiciliare in Via U.S.A.. Sul posto all’ingresso dell’abitazione da controllare, vi era bancarella per la vendita della frutta. Proprio in una delle cassette esposte, i cani poliziotto avvertivano la presenza di sostanza stupefacente. Difatti occultata tra la frutta vi erano 11 involucri c.d. “cipolline” contenenti sostanza del tipo cocaina per un peso di gr. 4 circa,  oltre ad un altro involucro contenente piccola quantità di hashish.
La perquisizione estesa presso l’abitazione del titolare del banco vendita, consentiva di rinvenire del nastro isolante dello stesso tipo usato per confezionare le dosi sequestrate.
Per le circostanze suddette e l’esito positivo del narco test, l’uomo di anni 33 con precedenti specifici, responsabile della detenzione dello stupefacente, veniva condotto presso gli Uffici del Commissariato per le formalità di rito e successivamente  accompagnato presso la propria abitazione agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Cerignola. Uomo maltrattava i suoi familiari. Arrestato anche per lesioni
Nella giornata di ieri 24 gennaio  u.s., Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P. S. di Cerignola, su richiesta della sala operativa intervenivano presso un’abitazione del centro cittadino, per lite in famiglia.
Giunti sul posto gli Agenti constatavano la presenza di una bambina che in lacrime indicava un uomo all’interno dell’abitazione che a suo dire, stava picchiando e strangolando la madre.
La donna con in braccio un neonato, confermava quanto detto dalla piccola, mostrando  i segni sul collo e sul viso.
Si apprendeva inoltre che la stessa, aveva già sporto denuncia nei confronti dell’uomo padre del bimbo appena nato, che era stata seguita dal centro antiviolenza e che di recente, si erano rivisti in concomitanza della nascita del piccolo neonato.
L’uomo però, dopo un breve periodo di calma aveva ricominciato a chiederle denaro poiché tossicodipendente e a diventare violento difronte al suo diniego.
La donna veniva condotta in ospedale per le cure del caso e l’uomo dopo gli atti rito, veniva condotto in stato di arresto presso la casa Circondariale di Foggia a disposizione della locale Procura della Repubblica.

Foggia. Revocate alcune licenze per porto d’armi
Al verificarsi di brutali episodi di cronaca, e all’esito dell’istruttoria relativa a richieste di rinnovo di licenze di porto d’armi per uso caccia,  nella giornata di ieri la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale ha adottato due provvedimenti di revoca e un provvedimento di rigetto, inerenti licenze di porto d’armi per uso caccia e tiro a volo.
 Il primo provvedimento di revoca della licenza di porto d’armi è stato adottato per sopravvenuta carenza del requisito di  affidabilità e buona condotta, nei confronti di un  agricoltore , titolare di licenza di porto d’armi per caccia, il quale, in località Borgo Arpinova, utilizzava il proprio fucile calibro 12, regolarmente detenuto, per ammazzare a bruciapelo  un cane da gregge, ritenuto responsabile dell’uccisione di numerosi ovini di sua proprietà. Nei confronti dell’agricoltore,  già oggetto di segnalazione alla magistratura, si è proceduto anche a richiedere, al Prefetto di Foggia, l’adozione del provvedimento di divieto di detenzione di armi, munizioni e materiale esplosivo, ai sensi dell’art. 39 del Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Altro provvedimento di revoca del titolo di polizia è stato adottato, parimenti,  nei confronti di un soggetto, già titolare di licenza di porto d'armi per tiro a volo,  deferito nei giorni scorsi alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di minaccia aggravata e danneggiamento, oltre che per omessa comunicazione del cambio del luogo di detenzione di una carabina, cautelativamente ritirata.
In altro procedimento amministrativo, è stato adottato  provvedimento di rigetto del rinnovo del titolo di polizia , avendo il richiedente riportato sentenza di condanna alla pena della reclusione  ad un anno e sei mesi per il reato di favoreggiamento personale.
L’intensificarsi dell’attività di controllo, svolta dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, sul possesso dei requisiti soggettivi richiesti dalla vigente normativa nel delicato settore delle armi, tende alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, al fine di evitare che armi da fuoco e munizioni vengano nella disponibilità di soggetti non autorizzati.

Foggia. Violenze fisiche contro moglie e figli. Misura cautelare in carcere per un uomo
Nella giornata di ieri a Foggia, Agenti della Squadra Mobile della Questura di Foggia hanno eseguito a carico di un uomo, classe 69, l’ordinanza impositiva della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, in quanto gravemente indiziato dei delitti di maltrattamenti a danno del suo nucleo familiare, lesioni e sequestro di persona nei confronti della moglie, nonché del reato di minaccia aggravata diretta al suocero.
L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha preso avvio  con le dichiarazioni delle persone offese, in particolare quelle della moglie e dei quattro figli nati da quella unione, di cui tre minorenni.
Da subito è emerso un quadro decisamente drammatico, fatto di continui soprusi, insulti, violenze fisiche dirette principalmente nei confronti della moglie da parte del marito, ma a cui, in non rari casi, hanno assistito i quattro figli. Una situazione che, dapprima, ha portato la figlia maggiorenne ad abbandonare la casa familiare ancora quindicenne e che, da ultimo, ha spinto i diversi membri della famiglia a trovare il coraggio di chiedere aiuto alla Polizia di Stato.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Foggia sono quindi riusciti a ricostruire un clima di violenza e prevaricazione durato anni, divenuto quotidianità e che ha subito una preoccupante escalation a partire dallo scorso novembre laddove l’indagato  ha rinchiuso la moglie in casa per due giorni consecutivi chiudendola a chiave e consentendole di uscire solo per poco tempo ed esclusivamente per assolvere alle incombenze domestiche.
La spirale di violenza ha finito per coinvolgere anche il suocero, nei cui confronti il genero nutriva forti risentimenti al punto da minacciare di incendiargli l’auto o addirittura di compiere gesti più efferati. Infatti, l’indagato in un’occasione ha riferito alla moglie di voler uccidere il suocero, proprio come aveva fatto Cristofaro AGHILAR ad Ortanova lo scorso ottobre.
Lo scenario allarmante accertato dagli investigatori della Polizia di Stato ha determinato la Procura di Foggia a richiedere ed ottenere dal GIP l’emissione di un’ordinanza impositiva della misura della custodia cautelare in carcere per il presunto autore delle condotte criminose, sulla prognosi che l’indagato, se non contenuto in vinculis, continuerà a dedicarsi alle aggressione delle persone offese.


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