Bisceglie(Bat). Coronavirus: un focolaio anche al Cdp ?

Il nosocomio biscegliese. (foto com.) ndr.

Nell’ex Ospedale psichiatrico Casa Divina Provvidenza di Bisceglie, pazienti risultati positivi al covid-19

di Nicola Losapio

BARI, 24 MAR. - Lo scorso 22 Marzo il Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano ha ufficializzato il contagio del covid-19 di un paziente ospitato nell’ex Ospedale Psichiatrico “Casa Divina Provvidenza” di Bisceglie, attualmente gestito dalla società “Universo Salute”. Il 23 Marzo è seguita un’ulteriore nota che ha evidenziato un secondo contagio di un altro paziente. Il primo cittadino ha corredato la triste notizia con la seguente rassicurazione ai suoi cittadini: in accordo con la società stiamo adottando tutte le misure previste dai protocolli sanitari e condivisi dal dipartimento di prevenzione della Asl Bt. Anche la società Universo Salute ha diffuso le proprie rassicurazioni: sono stati disposti l’isolamento domiciliare del personale e dei degenti che hanno avuto contatto con i pazienti contagiati, inoltre si sta provvedendo alla sanificazione dell’ambiente in questione e il dipartimento di prevenzione effettuerà il tampone ai pazienti conviventi. La notizia sta suscitando tra la cittadinanza ovvie paure e perplessità sul presunto focolaio, perché nulla viene detto su come saranno monitorate ad esempio, quelle situazioni di pazienti, parenti, operatori sanitari e addetti, tutti potenziali asintomatici che hanno interagito contemporaneamente in altri reparti del nosocomio, oltre che con i propri nuclei familiari al di fuori della struttura. Una circostanza che andrebbe tempestivamente verificata per mappare contatti e spostamenti dei soggetti coinvolti e sottoporli a controlli con il tampone. Le autorità competenti dovranno accertare come i pazienti hanno contratto la malattia. Sale così a tre il numero dei contagi nella città di Bisceglie, un dato certo, ma avvolto da un alone di mistero in quanto oltre ad un medico e ai due succitati pazienti del CDP, in una recente mappa dei contagi diffusa dalla regione Puglia ne risultano sei-dieci, un mistero che crea ulteriore preoccupazione nella comunità biscegliese e che merita risposte.

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