A quarant’anni dalla strage di Bologna il presidente Mario Loizzo ricorda le vittime
Strage di Bologna,2 agosto 1980 (foto web) ndr. |
BARI, 02 AGO. (Com. St.) - Quarantesimo anniversario della strage di Bologna, un intervento del Presidente del Consiglio regionale della Puglia Mario Loizzo.
“Quarant’anni fa, il 2 agosto 1980, l’orologio della stazione centrale di Bologna ha segnato, alle 10,25, l’ora del dolore di tanti, dell’infamia di pochi e dello sgomento di un Paese. Si voleva attentare alla democrazia, colpendo gli innocenti passeggeri e tanti lavoratori, nel primo sabato del mese tradizionalmente dedicato alle vacanze. Tribunali si sono espressi sulle responsabilità neofasciste, anche in via definitiva e tuttavia restano zone d’ombra su mandanti e complicità, pezzi di verità vanno accertati, domande attendono ancora risposte, come sempre negli episodi oscuri della storia repubblicana.
Quello ch’è tragicamente certo, sono le ottantacinque vite troncate e gli oltre duecento feriti, tra loro anche bambini e comunque tutti incolpevoli, inermi, estranei all’odio sanguinario degli attentatori. E quella che non si è attenuata è la pena dei familiari, che si rinnova ad ogni anniversario.
Ricorre il 2 agosto il ricordo della risposta commossa ma ferma delle Istituzioni, delle forze sociali e della comunità civile, che fecero blocco, impedendo al terrorismo di raggiungere gli obiettivi eversivi che perseguiva.
Il Gonfalone della Regione Puglia sarà domenica a Piazza Maggiore, nella cerimonia che onorerà la memoria delle vittime. Tra loro, sette pugliesi: Vito Diomede Fresa 62 anni, la moglie Errica Frigerio 57 anni, il figlio Francesco Cesare Diomede Fresa 14 anni; Giuseppe Patruno18 anni; Silvana Serravalli 34 anni e le nipoti Patrizia Messineo 18 anni e Sonia Burri, di appena 7 anni”.
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