Calcio.Si è spento Pasquale Casillo patron di "Zemanlandia"
Pasquale Casillo ex presidente del Foggia (foto web) ndr
di Mario Schena
Foggia 8 sett. -Un grave lutto, ha
colpito non solo il calcio foggiano, ma tutto il mondo calcistico. Si è spento
all'età di settantuno anni Pasquale Casillo, ex presidente del Foggia negli
storici anni Novanta, quelli di Zemanlandia. Era malato da tempo e ricoverato
presso l'ospedale di Lucera. Presidente del
club dal 1987 al 1994, “Don” Pasquale ha contribuito a rendere grande e
gloriosa la centenaria storia calcistica del Foggia Calcio (Zemanlandia, doppia
promozione dalla C alla A, visibilità e prestigio internazionale) e dell’intera
città, dove decise di vivere il resto della sua vita, nonostante le varie
vicissitudini personali. Pasquale
Casillo era soprannominato il "re del grano", in quanto uno dei più
importanti produttori di grano del Sud. All'inizio degli anni Novanta
diventò presidente dell'associazione degli industriali di Foggia. Casillo
viene ricordato soprattutto per i risultati conseguiti con il Foggia allenato da Zdeněk Zeman, ma è stato presidente e proprietario anche di
altre squadre. Fu uno dei protagonisti del "Foggia dei miracoli", una
squadra "provinciale" che fu in grado di diventare la sorpresa del
torneo soprattutto per il gioco espresso. Dopo l'esperienza foggiana, Casillo è
stato proprietario anche di Football Club Sangiuseppese, Salernitana e Bologna, e in tempi più recenti è stato il presidente dell'Avellino tra il 2002 e il 2004, dove ha tentato di
ricreare per una seconda volta una squadra importante, richiamando l'allenatore
boemo Zdeněk Zeman. Il 19 settembre del 1993 fu inquisito per concorso esterno in
associazione mafiosa, e il 21 aprile del 1994 fu raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare e arrestato. Tredici
anni dopo, il 16 febbraio 2007, fu assolto dal tribunale di Nola, su richiesta della Procura, con sentenza passata in giudicato. Le sue
aziende, fallite, non si sono più riprese, lasciando senza lavoro centinaia di
dipendenti. Nell'estate del 2010 tornò alla ribalta a Foggia, con Zdeněk Zeman nuovamente
in panchina e Giuseppe Pavone come direttore sportivo nel tentativo di
rilanciare le sorti del club, creando un organico giovane e di valore, in grado
di competere e lottare per la promozione e il ritorno in Serie B. Nella stagione 2010-2011, però, la squadra non andò oltre il sesto posto in
Lega Pro Prima Divisione (estromessa dunque dalla partecipazione ai play-off), classificandosi dietro alla Nocerina campione e a Benevento, Atletico Roma, Taranto e Juve Stabia, staccata di oltre 10 punti dall'ultimo posto utile
per gli spareggi-promozione. Dopo due anni di gestione privi di soddisfazioni, l'11
giugno 2012, in una nota stampa, Casillo ed il suo entourage annunciano di
voler lasciare il pacchetto azionario della società nelle mani del sindaco,
incaricato di trovare nuovi acquirenti al fine di garantire la sopravvivenza
del club. Il sindaco non riesce a trovare imprenditori interessati e
quindi la società non è in grado di iscriversi ai campionati professionistici,
ma in terza categoria. Il titolo sportivo è stato rilevato dalla
neocostituita Foggia Calcio. Casillo, in passato, si è interessato anche
all'acquisto di altre società calcistiche, come la Casertana e la Roma. Alla famiglia va il cordoglio di tutta la redazione
de “la Gazzetta Meridionale”.
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