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Giovinazzo (BA). Controlli a tappeto dei Carabinieri, ancora denunce ed un arresto [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

L'area sequestrata. (foto CC.) ndr. 

di Redazione

BARI, 3 EETT. (COMUNICATO STAMPA) - Nello scorso weekend, i militari della Stazione Carabinieri di Giovinazzo con il supporto della Sezione Radiomobile e dei militari della Compagnia di Molfetta, hanno svolto un servizio coordinato, finalizzato al contrasto dell’uso delle sostanze alcoliche al fine di prevenire le cosiddette '”stragi del sabato sera”'. I controlli, concentrati soprattutto sull’abuso dell’alcol,  sono stati effettuati sul lungomare Marina Italiana di Giovinazzo, luogo di movida e che richiama giovani non solo del luogo ma di tutta l’area a nord di Bari. Ben 6 i giovani a cui è stata ritirata e sospesa la patente per essere stati trovati, a seguito di accertamento con etilometro, con tassi alcolemici superiori a quelli previsti dalla legge. Di questi 5 denunciati per essere stati trovati alla guida con un tasso superiore a 0,80g/l. Ulteriori controlli e perquisizioni sono proseguiti anche nella serata di lunedì con l’arresto, per evasione, di un 21enne di Bitonto,  eseguito da parte dei militari della locale stazione. Il giovane sottoposto alla misura degli arresti domiciliari nella propria città di residenza, è stato sorpreso a Giovinazzo in un appartamento del centro insieme a una donna. Entrambi alla vista dei militari, hanno anche opposto resistenza, e vano è stato il tentativo di fuga del 21enne che, bloccato dai Carabinieri, è stato tratto in arresto e associato alla casa circondariale di Bari.   Complessivamente, nell’ambito delle attività svolte, in pochi giorni sono stati controllati oltre 90 veicoli, 250 persone e sono state elevate oltre 35 contravvenzioni al codice della strada.  

Modugno (BA): Carabinieri sequestrano un’area aziendale adibita a discarica. Nei guai l’amministratore.  

All’esito di un intervento eseguito nella zona industriale di Modugno per un incendio di rifiuti, i Carabinieri della Compagnia di Modugno hanno sottoposto a sequestro un’area aziendale e denunciato in stato di liberta l’amministratrice, una 63enne barese, che dovrà rispondere del reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”.  Continuano innumerevoli le segnalazioni di incendi di varie dimensioni che impegnano i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine. Ma non sono solo gli incendi boschivi a destare allarme e a richiedere l’intervento del personale preposto. Purtroppo, spesso, ad andare in fiamme sono rifiuti accumulati in aree pubbliche o private, che una volta raggiunto un determinato volume, piuttosto che essere conferiti, per il tramite di ditte specializzate, nelle idonee aree di stoccaggio, vengono dati alle fiamme. Questo modo di “fare pulizia” rappresenta un malcostume che danneggia irrimediabilmente l’ambiente e la salute dei cittadini. Ed è proprio per contrastare questo “comodo ed economico” modo di fare, questo antipatico fenomeno, che Vigili del fuoco e Carabinieri lavorano ormai in stretta sinergia. Proprio questa sinergia ha portato nello scorso pomeriggio il personale dei VVFF di Bari a richiedere l’intervento in loco dei Carabinieri, allorquando sono stati chiamati a domare le fiamme sviluppatesi, per cause in corso di accertamento, in un’area adiacente un capannone, ubicata all’interno di un complesso aziendale sito in Modugno a ridosso della trafficata SP 231, ove erano stati accatastati materiali di varia natura. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, congiuntamente a quelli della locale Stazione si sono immediatamente portati sul posto e dopo aver contribuito a mettere in sicurezza l’area interessata dalle fiamme hanno effettuato un sopralluogo all’interno del complesso aziendale. All’esito delle operazioni d’ispezione gli appartenenti all’Arma hanno avuto modo di constatare che l’incendio avesse interessato una catasta di rifiuti lignei e ferrosi posta a ridosso di uno dei capannoni insistenti in quel complesso, e che solo per il pronto intervento dei VVFF lo stesso non avesse assunto dimensioni tali da arrecare danno all’immobile adiacente. Inoltre, sempre all’interno del medesimo complesso aziendale, è stata individuata un’altra area, analoga a quella interessata dalle fiamme, nella quale erano stati accatastati, senza alcuna autorizzazione, oltre 25 metri cubi di materiali di risulta. Al termine delle operazioni, sia l’area interessata dall’incendio sia quella adibita a ricettacolo di rifiuti sono state sottoposte a sequestro. Gli immediati accertamenti svolti dagli investigatori hanno altresì permesso di identificare la responsabile dell’area in questione che è stata quindi denunciata in stato di libertà alla Procura di Bari.



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