“Cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina”, il 30 agosto 2024 nella Giornata nazionale di digiuno
FOGGIA, 28 AGO. (Com. St.) - Di seguito il comunicato di ARCA/Coordinamento provinciale Capitanata per la pace (Foggia).
«Da diversi mesi vari gruppi di
tutta Italia si coordinano in rete e si impegnano nella pratica del
digiuno nonviolento per richiamare l’attenzione sulla grave situazione
internazionale che, in particolare nell'est europeo e in Medio Oriente -
senza contare le tante "guerre dimenticate" - vede come teatri di
conflitto armato l'Ucraina e la Russia, il Libano, Gaza e la
Cisgiordania.
Quest’anno
oltre 500 persone hanno digiunato in modi e forme diverse, alcune in
modo continuativo altre in staffette settimanali. Non hanno comunque mai
interrotto la pratica del "digiuno di pace" come attivo segno di
testimonianza.
I
venti di guerra spirano sempre più forti e, specie sul fronte
russo-ucraino, il rischio di un'escalation nucleare diventa
drammaticamente più concreto, magari anche "solo" per un incidente che
coinvolga le centrali nucleari di Zaporižžia (Ucraina) e Kursk (Russia).
Per opporsi, *i/le digiunanti mettono e invitano a mettere in gioco il
proprio corpo* come forma collettiva di protesta, come solidale
condivisione e vicinanza con chi soffre e patisce fame e sete. Per i
credenti, poi, il digiuno è vissuto anche come forma di preghiera che
accomuna molte religioni.
Il
digiuno è sì un'azione "debole", ma nondimeno impegna personalmente e
collettivamente a resistere alla risorgente cultura bellicista e
rafforza la disponibilità a lottare con sempre maggiore determinazione e
coraggio per chiedere all’Italia un impegno molto maggiore per un
“Cessate il fuoco” nei vari teatri di guerra.
Venerdì 30 agosto molti attivisti e attiviste per la pace aderiranno ad una nuova giornata di digiuno nazionale in città come Alessandria, Torino, Padova, Pisa, Rovigo,Venezia, Mestre, Perugia.
Anche a Foggia e a San Severo diverse
persone, alcune delle quali del Coordinamento provinciale Capitanata
per la pace e del gruppo ad esso interno dell'Arca della pace,
parteciperanno con il proprio digiuno nell'intera giornata del 30 con
tutti e tutte coloro che condividono i valori di ripudio della guerra
sanciti dalla Costituzione italiana.
Auspichiamo
che tanti e tante si uniscano all'iniziativa, al di là dei diversi
orientamenti politici e delle diverse appartenenze di fede.
Con la giornata di digiuno si rilanciano anche le richieste della Campagna “Obiezione alla guerra" a sostegno dell'obiezione di coscienza in Russia, Bielorussia, Ucraina, Israele e Palestina.
In
particolare si rilancia la richiesta all’UE di dare protezione a Olga
Karatch, molto impegnata nel sostegno agli obiettori di coscienza
bielorussi minacciati di estradizione nel loro paese, con il rischio di
subire anche la pena di morte.
Riteniamo
siano ormai urgentissimi la protezione internazionale per Olga Karatch e
l’asilo politico per tutti gli obiettori di coscienza dei paesi in
guerra. Le loro richieste di accoglienza non trovano infatti ancora
risposta in Lituania e nei paesi dell’Unione Europea. Chiediamo pertanto al
nuovo Parlamento Europeo, a tutti i parlamentari eletti, e in
particolare ai rappresentanti della delegazione italiana di attivarsi
con convinzione in tal senso».
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