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Partito Animalista Europeo. Stop Vivisection: Bruxelles, conferenza al Parlamento Europeo

Stefano Fucelli al Parlamento Europeo. (foto) ndr.

di Redazione

BRUXELLES, 27 GIU. (C. St.) - Si è svolta ieri nella sede del Parlamento Europeo di Bruxelles la conferenza internazionale di Stop Vivisection, l'iniziativa dei cittadini europei dà la possibilità agli stessi cittadini di esprimere il proprio dissenso alla sperimentazione animale e di richiedere con forza all’Unione Europea un percorso scientificamente avanzato, a tutela degli esseri umani e dei diritti degli animali con l'obiettivo di abrogare la direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e a presentare una nuova proposta che abolisca l'uso della sperimentazione su animali, rendendo nel contempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l'uso di dati specifici per la specie umana. 

L'evento voluto dal comitato organizzatore dell'iniziativa ha visto la partecipazione dei seguenti europarlamentari Sonia Alfano (ALDE), Jo Leinen (S&D, former President of ENVI Committee), Dan Jorgensen(S&D, Chair of the EP Intergroup for Animal Welfare), Michèle Striffler (EPP), Michèle Rivasi e Carl Schlyter (Greens) unitamente agli scienziati del comitato promotore Claude Reiss (Francia), André Ménache (Regno Unito), Candida Nastrucci (Italia) ed in collegamento video Gianni Tamino (Italia). Hanno espresso parere anche i rappresentati delle ONG maggiormente impegnate nell'iniziativa europea. La questione della sperimentazione animale è stata analizzata non soltanto dal profilo etico e scientifico, peraltro ben rappresentato, ma ha toccato temi relativi alla giustizia: la connivenza delle lobby del farmaco con la classe politica corrotta ed immorale. L'intervento del presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli, ha evidenziato dati contenuti nel rapporto sulla corruzione realizzato dalla Commissione ministeriale sulla prevenzione del fenomeno corruttivo coordinata dal consigliere Roberto Garofoli, magistrato del Consiglio di Stato ed istituita dal Ministro del Governo Monti, Patroni Griffi. Dal rapporto emerge che è la Sanità il settore maggiormente esposto al rischio di corruzione per ragioni di ordine finanziario. - continua Fuccelli - Francesco Saverio Mennini dell'Università Tor Vergata di Roma, a margine di un recente intervento alla prima assise nazionale sull'etica di Sanià pubblica riferisce che: "Nel settore della sanità, la corruzione rappresenta una questione di vita e morte. Il presidente del PAE critica aspramente anche chi avrebbe dovuto difendere gli animali a margine dei lavori che hanno licenziato l'attuale direttiva europea. 

La Direttiva 2010/63/UE (detta “per la protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici”), non ha avviato il percorso di abolizione di ogni forma di sperimentazione animale come previsto dai trattati europei, secondo i quali le politiche dell’UE devono tenere pienamente conto delle esigenze e del benessere degli animali in quanto esseri senzienti. I lavori della Commissione dell’Unione Europea incentrati sulla revisione della Direttiva 86/609/CEE, iniziati nel novembre 2008, sono stati condizionati dall’industria e dalla lobby vivisettoria mentre del tutto inefficiente l’azione della lobby animalista rappresentata dall’ EUROGROUP FOR ANIMALS cui fa parte la LAV, unico membro italiano. Per incapacità o per connivenza con i vivisettori la lobby animalista ha approvato questa Direttiva nefasta esprimendo grande soddisfazione. Ingiustificabili le esplicite parole del direttore dell’ EUROGROUP FOR ANIMALS, Sonja Van Thichelen ” Questa direttiva fa molto per gli animali“, parole che hanno condizionato i vari europarlamentari tra i quali l’On. De Castro presidente della Commissione agricoltura che si giustifica dicendo “questa Direttiva non è assolutamente un passo indietro ma un miglioramento rispetto al passato. La dimostrazione è che la maggiore organizzazione animalista europea Eurogroup for animals, che raggruppa tutte le associazioni europee, tra cui anche la nostra LAV, si è espressa a favore di questo testo”. 

Il presidente Gianluca Felicetti non si e’ dissociato dalle affermazioni del direttore Van Thichelen e la LAV e’ tutt'ora membro dell’Eurogroup For Animals. Di questo tradimento dovranno rendere conto ai propri iscritti e sostenitori. Il 25 settembre 2010 nelle maggiori città d’Europa centinaia di migliaia di cittadini indignati sono scesi in piazza per protestare contro la nefasta direttiva 2010/63 UE e contro coloro che l’hanno sostenuta !!! Ad oggi sono state raccolte circa 400.000 firme on line da aggiungere un numero imprecisato di firme su documento cartaceo, ma gli oltre 10.000 attivisti impegnati nella raccolta firme confermano grande ottimismo. L'iniziativa è sostenuta da oltre 60 ONG, numero in costante aumento, che rappresentano i 21 Stati membri. Un milione di firme dovranno essere raccolte entro il 1 ° novembre 2013.





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