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Foggia. Ricorso comunali: Marasco perde il ricorso e non molla. Landella chiede collaborazione

Da sx Landella e Marasco. (foto) ndr.

di Redazione

FOGGIA, 17 DIC. - La sentenza è definitiva, salvo ricorsi al Consiglio di Stato da parte di Marasco con il suo legale Di Pardo. Il Tar di Puglia ha rigettato il ricorso sulle presunte irregolarità supposte dal centrosinistra durante lo svolgimento delle elzioni comunali 2014 a Foggia.Tuttavia questo lo sapremo nei prossimi giorni. La partita, se continuerà, dovrebbe essere incentrata sempre sulle modalità con cui si sono svolte le votazioni, con richiesta di riconteggio di tutte le schede scrutinate. Una ripetizione di ciò che è stato fatto fino ad ora dal TAR e che non dovrebbe sortire sorprese giacché le procedure messe in campo dal Tribunale Regionale sono a garanzia della legalità. Per la cronaca l'ex candidato sindaco, Augusto Marasco, alle elezioni comunali scorse ha perso per soli 366 voti, dichiarandosi sempre fiducioso di poter ribaltare in tribunale il risultato delle urne e tornare al voto «assieme alle elezioni regionali della prossima primavera». Vedremo. In attesa riportiamo la dichiarazione dell'attuale sindaco di Foggia, Franco Landella, che dopo aver appreso la "felice" notizia, perciò fugati i sospetti, per il bene della città ha chiesto collaborazione allo stesso Marasco e a tutta l'opposizione.

Di seguito la dichiarazione di Landella.

«La sentenza con cui il Tribunale Amministrativo della Puglia ha respinto il ricorso presentato dal consigliere comunale Augusto Marasco, con il quale si chiedeva l’annullamento delle elezioni comunali, spero chiuda la lunga pagina di delegittimazione, di ombre e di sospetti che era stata costruita attorno alla mia elezione a sindaco di Foggia. Non ho mai avuto dubbi circa l’esito del ricorso. E confido che questa vicenda insegni il rispetto della democrazia e della volontà popolare. Un grazie sincero va agli avvocati che mi hanno assistito con competenza e professionalità, Felice Lorusso, Giuseppe Pecorilla, Gianluigi e Valeria Pellegrino e Raffaele De Vitto, oltre, ovviamente, all’avvocatura del Comune di Foggia. Quello di richiedere l’accertamento della linearità e della regolarità delle procedure legate alla fase elettorale, che è il più alto momento di democrazia per una comunità, è un diritto che non ho mai messo in discussione – afferma il sindaco di Foggia –. Ciò che ho contestato sono state le modalità che hanno accompagnato questa richiesta. Dalla sera del 9 giugno, quando il dato elettorale ha consegnato alla città il suo nuovo sindaco, il mio ormai ex avversario non ha perso occasione per non riconoscere la mia vittoria, per allungare pesanti ombre sullo svolgimento delle elezioni, per delegittimare l’intera procedura di voto, la mia figura, il Consiglio comunale e di riflesso anche le istituzioni che hanno garantito la regolarità della fase elettorale. Atteggiamenti che hanno poca attinenza con la politica, che è fatta per sua natura di vittorie e di sconfitte. Anche in caso accoglimento del ricorso, la mia intenzione era quella di non impugnare la sentenza dinanzi al Consiglio di Stato. Proprio nella convinzione che debbano essere i cittadini e non le aule di Tribunale a scegliere i sindaci – prosegue il primo cittadino –. Mi sarei sottoposto nuovamente al giudizio degli elettori. Non per spocchia o supponenza, ma nella profonda convinzione che il rispetto della democrazia sia un valore imprescindibile e fondamentale per quanti vogliono impegnarsi in politica. D’altro canto, l’intera vicenda ha portato con sé una contraddizione di fondo. Mentre Augusto Marasco si è sempre rifiutato di riconoscere la mia vittoria sul piano propriamente elettorale, il suo ricorso è stato incentrato non sul riconteggio delle schede ma sulla contestazione di presunte anomalie di carattere formale, peraltro smentite dalla sentenza, con il rischio di consegnare Foggia ad una forzata e dannosa fase di commissariamento, trascinandola successivamente di nuovo alle urne. Ora occorre che quanti erano animati da una sorta di spirito di rivalsa fuori tempo massimo, sperando probabilmente nei supplementari delle elezioni, recuperino serenità e tranquillità. I cittadini di Foggia hanno scelto il loro sindaco, la cui legittimità politica ed istituzionale voglio sperare smetteranno di mettere in discussione – conclude il sindaco –. Ad Augusto Marasco, fuori da ogni polemica, rivolgo per l’ennesima volta un appello alla collaborazione nell’interesse della città. Perché il governo di un comune complesso come il nostro ha bisogno del massimo della partecipazione. Spero voglia darci una mano, rispettando il ruolo e la funzione che i cittadini gli hanno affidato, confrontandosi con noi su temi che non si limitino a stanze, locali per le commissioni consiliari e incarichi professionali».




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