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'L'Angolo dello Scrittore' - La mia notte degli Oscar

Christian Montanaro. (foto) ndr.
BIOGRAFIA: Christian Montanaro è un avvocato, giornalista pubblicista e scrittore di Bari. Ha numerose e variegate collaborazioni alle spalle, sia su carta stampata, che su radio e web. Ha scritto e diretto cortometraggi di forte impatto sociale. Il suo e-book di sport "Campioni a chi?" è stato in due settimane del 2012, sul circuito ultimabooks.it, il secondo libro elettronico più venduto in Italia. E' attualmente in libreria col suo romanzo d'esordio "Bestseller - l'incubo riNcorrente"

di Christian Montanaro

BARI, 2 FEB. - La notte degli Oscar è stata bella. La mia, come direbbe il ragionier Ugo Fantozzi, una cagata pazzesca. Fortunatamente non è degenerata a questo livello, ma poco c'è mancato. Febbre alta e freddo mi sono state gelide compagne in quella che poteva essere, cinematograficamente parlando, una splendida serata. Peccato, perché, come da tradizione, avevo preparato tutto in regola. Bricco di caffè per rimanere sveglio, popcorn, gelati e merendine, e soprattutto il temibile quaderno. Quello dove annoti appunti, esprimi opinioni e pareri e lanci i tuoi verdetti. La notte degli Oscar è così. Se la vivi, la vivi fino in fondo, in maniera quasi maniacale. E' un rito: o si accetta o no. Ma è una delle più belle sere che si possono trascorrere con gli amici, se si è esseri nottambuli e resistere al sonno non comporta particolari problemi. A fare manbassa di premi è stato "Birdman". Michael Keaton è attore che adoro e mi stupisce non abbia vinto. Tutto ottimo, tranne l'attore? Ne dubito. "Birdman" non l'ho visto, ma se ne dice un gran bene. Credevo che "La teoria del tutto" avrebbe sbancato, e invece mi sbagliavo. Allo stesso modo mi stupisce non abbia vinto l'incredibile Rosamund Pike il premio come miglior attrice. Julianne Moore è bravissima, ma non mi sembra avesse avuto qualcosa più di lei. Qualcosa in più meritava anche a mio avviso "Gran Budapest Hotel", un film molto particolare, con un suo spessore, che contiene un fascino tutto proprio e non facilmente apprezzabile. Insomma, come avrete capito, le scelte dell'Oscar di quest'anno non mi hanno convinto sino in fondo, senza nulla togliere a "Birdman". La mia impressione è che ogni tanto ci si innamori di certe pellicole, valide o no che siano, e debbano sbancare e arraffare tutti i premi possibili. Specie quest'anno, dove c'era una gran varietà di generi.





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