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Barletta (Bat). Arrestati due minorenni dalla Polizia per rapina ad una farmacia [CRONACA DELLA P.S. ALL'INTERNO]

Il commissariato di P.S. di Barletta. (foto P.S.) ndr.

di Redazione

BARLETTA (BT), 12 GEN. (Comunicato St.) - Nella serata di ieri a Barletta, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato due giovani, un 17enne residente a Trinitapoli ed un 15enne residente a Barletta, responsabili di una rapina aggravata in concorso perpetrata ai danni di una Farmacia della zona di Parco degli Ulivi. In particolare alle ore 19.50, della decorsa serata, giungeva segnalazione telefonica da parte del titolare della succitata farmacia il quale riferiva di essere appena stato vittima di una rapina ad opera di due giovani malfattori, fornendo precise indicazioni relative all’abbigliamento indossato e alla via di fuga mentre li pedinava per il primo tratto di strada. Grazie alle indicazioni fornite con dovizia di particolari dal farmacista, in pochi minuti quattro autovetture della Polizia di Stato hanno accerchiato i fuggitivi, e in via delle Belle Arti, i poliziotti hanno bloccato due giovani, le cui caratteristiche fisiche e di abbigliamento corrispondevano a quelle descritte. Gli agenti, ripercorrendo la via di fuga dei due rapinatori, in un’aiuola a pochi metri dalla farmacia, hanno rinvenuto il coltello utilizzato per la rapina. Presso gli uffici del locale Commissariato di P.S., gli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria, hanno trovato il 17enne in possesso della somma di euro 865,00 in banconote di vario taglio occultata negli slip indossati, corrispondente alla somma rapinata e due scaldacollo di colore nero, chiusi ad una estremità, un guanto in lana di colore nero con le punte delle dita tagliate. Nella tasca del giubbino del medesimo veniva rinvenuto un cellulare di marca Samsung, di fatto di proprietà del complice 15enne, sul quale vi era aperta una chat denominata “A RAPEIN”, utilizzata dai due per concordare le modalità della rapina. Infatti nei file audio e nei messaggi intercorsi tra i due giovani, vi erano espliciti messaggi con i quali si erano accordati su dove occultare il coltello e sugli indumenti da indossare con particolare riferimento ai guanti. Il 15enne indossava ancora uno scalda collo in lana di colore nero, e nella tasca dei pantaloni un guanto in lana identico a quello rinvenuto nella disponibilità del primo. Sulla scorta delle inconfutabili prove raccolte dagli agenti, restituita la somma di denaro al farmacista, i due minori dopo le formalità di rito sono stati tratti in arresto ed associati presso l’Istituto Penale per i Minorenni Fornelli di Bari a disposizione dell’autorità Giudiziaria procedente. 

Il commissariato di P.S. di Corato.  (foto P.S.) ndr.
- Ieri a Corato, la Polizia di Stato ha arrestato JANELIDZGURAM Jurkhadze, cittadino georgiano del 63, residente a Sannicandro di Bari, pluripregiudicato, poiché gravato da un provvedimento di carcerazione del 2015. Nello specifico, un anonimo richiedente telefonico, riferiva all’operatore della Sala Operativa del locale Commissariato di P.S., che due individui a bordo di un’autovettura, si aggiravano con fare sospetto in via Prenestina, nei pressi di un supermercato. Immediatamente un equipaggio della Squadra Volanti in servizio di controllo del territorio, ha intercettato e fermato il veicolo, occupato da due uomini risultati di nazionalità georgiana. Il Jurkhadze, alla guida dell’autovettura, ha esibito ai poliziotti documenti palesemente falsi, con dati anagrafici ben lontani dalla sua vera identità, pertanto è stato accompagnato presso il locale Commissariato per gli accertamenti del caso mentre il veicolo è stato sequestrato perché privo di assicurazione. Sottoposto il georgiano ai rilevi foto-segnaletici di Polizia Scientifica al fine di giungere alla giusta identificazione, i poliziotti hanno accertato che il georgiano era gravato da un’ Ordine di carcerazione emesso nel 2015 dalla Corte di Appello di Taranto, e quindi ricercato per scontare una pena detentiva di 4 anni 2 mesi e 20 giorni, in quanto condannato per aver commesso numerosi reati contro il patrimonio in Italia, in particolare furti. A suo carico inoltre pendeva un decreto di respingimento dal territorio italiano a firma del Questore di Bari del 2014. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Trani a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente.





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