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Storie. Eroi Pugliesi dispersi nel tempo

Antonio scagliarini. (foto com.) ndr.

di Redazione

BARI, 19 GEN. - Nei pressi dell’ex stadio della Vittoria a Bari un anziano e profugo un po' più che ottantenne Antonio Scagliarini, ancora oggi racconta la storia, nel suo piccolo archivio storico denominato “l’Istituto storico don Policarpo Scagliarini” ma anche in alcune mostre itineranti sul territorio. La storia parte da Trani, città in cui vi fu il passaggio dei crociati e della chiesa di Ognissanti come domus dell'Ordine Templare, cittadina che fin dai tempi più antichi era punto di riferimento dei marittimi, ma nel 1808 Napoleone Bonaparte nominò Gioacchino Murat Re di Napoli e fu quest’ultimo a imporre una riforma dei servizi marittimi e qui in Puglia spostò tutto da Trani a Bari. Lo spostamento dei servizi fu la scintilla che provocò una sommossa tra i marittimi di Trani ma nello stesso tempo anche la loro persecuzioni tanto da costringerli a cercare la fuga nei paesi dell’Asia tra cui vi era Smirne. A distinguersi tra di essi il tranese Luca Scagliarini sposato con Carola Rosina uomo proprietario di paranze e pilota di porto ma anche uomo di cultura in quanto parlava più lingue e aiutò tutti i profughi provenienti da più parti a stabilirsi a Smirne e a trovare lavoro tanto che la stessa cittadina divenne rigogliosa dal punto di vista abitativo e monumentale. A distinguersi nella città di Smirne vi fu un altro uomo Don Policarpo Scagliarini nato a Smirne il 21 aprile 1884 da genitori tranesi emigrati, fu un prete protagonista nel settembre 1922 dell'aiuto alla popolazione armena e greca, durante l'occupazione della città ad opera delle truppe turche di Kemal Pascià detto Ataturk. Don Policarpo difatti offrì rifugio ai perseguitati con la produzione di falsi documenti e facendo ricorso ad altri espedienti presentandosi alle autorità turche e dicendo che i greci e armeni arrestati erano italiani cattolici e gli stessi non volendo creare un caso internazionale rilasciavano i prigionieri che vennero imbarcati su navi come la nave “Venezia” e portati in Italia anche a Bari nel conosciuto Villaggio Trieste. Per non dimenticare il grande gesto di questo prete nel 2008 sia a Trani che a Bari sono stati intitolati due spiazzi, ma il signor Antonio Scagliarini ricorda quei giorni con la sua mostra che invita a visitare.



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