Birra Morena - Birra Winner

Ultim'Ora

Eventi. "Orgogliosa di essere infanzia", presentato il libro della maestra Conte

Un momento dell'incontro. (Foto com.) ndr.

di Redazione

BARI, 19 GEN. - Presentato mercoledì scorso, presso la biblioteca multimediale Teca del Mediterraneo Biblioteca multimediale e Centro di documentazione del Consiglio della Regione Puglia, il libro della dr.ssa Tiziana CONTE, referente della provincia di Brindisi per i Cultori della Materia, dal titolo: “ORGOGLIOSA DI ESSERE INFANZIA” e insegnante a Bari. L’evento moderato dalla Dirigente dell’Istituto Comprensivo Japigia 2 TORRE A MARE prof.ssa Serenella Teresa Varrese. Erano presenti per il dipartimento Puglia l’Associazione Nazionale Sociologi il presidente dr. Ivan IACOVAZZI e il segretario Cav. dr. Luigi Fino, la dott.ssa Eufrasia Capodiferro pedagogista ANPE coordinatrice servizio home maker comune di Bari, dott.ssa Francesca De Giosa segreteria regionale AIMC regione Puglia che hanno concesso il patrocinio. Dopo i saluti di benvenuto, la dr.ssa Loredana CAPONE, presidente del Consiglio della Regione Puglia, mediante collegamento telematico, che ha ringraziato per aver scelto quella sede e che fa sempre piacere sapere che ci sono persone che si occupano del sociale. Nel corso della presentazione si è parlato del sistema educativo che parte proprio dalla scuola dell’infanzia e che crea le basi per un cammino sicuro dei bambini, perché i libri creano libertà. Bisogna anche educare i bambini a saper perdere e non cercare di darle sempre vinte. Spesso vi sono genitori che si affidano alle tecnologie, privando gli stessi bambini della comunicazione e del dialogo, facendoli crescere con il rischio dell’aggressività. 

I giochi telematici sono diseducativi e pericolosi perché gli stessi genitori spesso non riescono a focalizzare la consapevolezza della realtà. La dr.ssa CONTE ha ringraziato tutti i presenti spiegando che il titolo del suo libro è inteso come scuola dell’infanzia dove tutto nasce intorno ai bambini. La maestra deve essere una maestra e non fare la maestra. E’ necessario riflettere perché davanti non si hanno solo i bambini ma si ha anche il futuro, insegnando da subito una formazione a cominciare ad essere competitivi. Infatti, i bambini devono cominciare a saper gestire le difficoltà che incontrano nella vita. La scuola dell’infanzia non è la scuola dell’obbligo ma la partenza ad insegnare ai bambini ad essere inclusivi. Ed è proprio sotto questa visione che la scuola, nel percorso formativo, ha cambiato denominazione passando dalla parola asilo a scuola materna e poi a scuola dell’infanzia. Il dr. IACOVAZZI ha asserito che oggi bisogna riflettere su un pilastro fondamentale del nostro sistema educativo che è la scuola dell’infanzia. Questa fase delicata e formativa, è spesso sottovalutata ma è il terreno fertile in cui si semina il futuro della nostra società. Dare valore e dignità alla scuola, non è solo un dovere ma un investimento cruciale per il benessere sociale per il futuro dei nostri bambini. La scuola dell’infanzia non è soltanto un luogo in cui i bambini imparano a contare o a scrivere. È un ambiente che fornisce loro le fondamenta per sviluppare capacità cognitive, sociali ed emotive. Qui i bambini imparano ad esprimersi, a relazionarsi con gli altri e a comprendere il mondo che li circonda, nei modi che influenzeranno il loro percorso di apprendimento per tutta la vita. Spesso assistiamo ad una sottostima del ruolo cruciale che la scuola dell’infanzia svolge nella formazione dei nostri giovani. 

Le risorse limitate, gli standard educativi non uniformi e talvolta la mancanza di riconoscimento sociale, contribuiscono ad una situazione di questo prezioso tassello educativo che viene trascurato. Investire nella scuola dell’infanzia significa investire nel futuro della nostra società. Dobbiamo impegnarci a garantire che questa fase educativa riceva il sostegno e le risorse necessarie per fornire un ambiente stimolante ed inclusivo, dove ogni possa cresce in un contesto di apprendimento positivo. Questo significa non solo garantire finanziamenti adeguati ma anche valorizzare e sostenere gli educatori dell’infanzia, riconoscendo il loro ruolo cruciale nella formazione dei bambini. Dobbiamo promuovere l’accesso universale a programmi educativi di alta qualità, garantendo che nessun bambino venga lasciato indietro. Inoltre è essenziale incoraggiare una maggiore consapevolezza sociale sull’importanza di questa fase educativa. La scuola dell’infanzia non è un punto di partenza, ma un investimento fondamentale per il futuro successo accademico, sociale ed emotivo dei nostri bambini. Dare valore e dignità alla scuola dell’infanzia non è solo un impegno morale, ma un investimento strategico per costruire una società più inclusiva, equa e fiorente. Ognuno di noi ha il potere e la responsabilità di garantire che ogni bambino abbia accesso ad un’educazione precoce di alta qualità. È solo attraverso questo impegno che possiamo forgiare un futuro più luminoso per le generazioni a venire. La dr.ssa CONTE ha salutato facendo tesoro del pensiero di un militare dell’Esercito Italiano che diceva che la divisa era la sua seconda pelle, così la scuola dell’infanzia è diventata la sua.



All Rights Reserved. ©lagazzettameridionale.it (Tutti i diritti di questo articolo sono Riservati)

Nessun commento