Papa: Chiesa non e' comunita' di perfetti ma potere male non prevarra'
di Redazione
Citta' del Vaticano - La Chiesa non e' una comunita' di ''perfetti'' ma di ''peccatori'' ma, come promesso da Gesu', il ''potere distruttivo del male'' non preverra': lo ha ricordato papa Benedetto XVI durante la messa celebrata in San Pietro per la festa dei santi Pietro e Paolo, dopo aver imposto il 'pallio' a 44 nuovi arcivescovi. La Chiesa, ha detto papa Ratzinger nella sua attesa omelia, ''non e' una comunita' di perfetti, ma di peccatori che si debbono riconoscere bisognosi dell'amore di Dio, bisognosi di essere purificati attraverso la Croce di Gesu' Cristo''. Il pontefice si e' soffermato sulla figura di Pietro, che subito dopo essere stato dichiarato ''roccia'' della Chiesa da Gesu', su cui ''le forze del male non prevarranno'', non accetta l'annuncio della sua imminente passione e morte da parte dello stesso Gesu'. Per Benedetto XVI, in questo passaggio, emerge ''la tensione che esiste tra il dono che proviene dal Signore e le capacita' umane'', una tensione che anticipa ''il dramma della storia dello stesso papato, caratterizzata proprio dalla compresenza di questi due elementi: da una parte, grazie alla luce e alla forza che vengono dall'alto, il papato costituisce il fondamento della Chiesa pellegrina nel tempo; dall'altra, lungo i secoli emerge anche la debolezza degli uomini, che solo l'apertura all'azione di Dio puo' trasformare''. Allo stesso tempo, papa Ratzinger ha ricordato ''la chiara promessa di Gesu': 'Le porte degli inferi', cioe' le forze del male, non potranno avere il sopravvento, 'non prevalebunt'''. Di fronte al ''potere distruttivo del male'', c'e' la rassicurazione sul ''futuro della Chiesa''.
Citta' del Vaticano - La Chiesa non e' una comunita' di ''perfetti'' ma di ''peccatori'' ma, come promesso da Gesu', il ''potere distruttivo del male'' non preverra': lo ha ricordato papa Benedetto XVI durante la messa celebrata in San Pietro per la festa dei santi Pietro e Paolo, dopo aver imposto il 'pallio' a 44 nuovi arcivescovi. La Chiesa, ha detto papa Ratzinger nella sua attesa omelia, ''non e' una comunita' di perfetti, ma di peccatori che si debbono riconoscere bisognosi dell'amore di Dio, bisognosi di essere purificati attraverso la Croce di Gesu' Cristo''. Il pontefice si e' soffermato sulla figura di Pietro, che subito dopo essere stato dichiarato ''roccia'' della Chiesa da Gesu', su cui ''le forze del male non prevarranno'', non accetta l'annuncio della sua imminente passione e morte da parte dello stesso Gesu'. Per Benedetto XVI, in questo passaggio, emerge ''la tensione che esiste tra il dono che proviene dal Signore e le capacita' umane'', una tensione che anticipa ''il dramma della storia dello stesso papato, caratterizzata proprio dalla compresenza di questi due elementi: da una parte, grazie alla luce e alla forza che vengono dall'alto, il papato costituisce il fondamento della Chiesa pellegrina nel tempo; dall'altra, lungo i secoli emerge anche la debolezza degli uomini, che solo l'apertura all'azione di Dio puo' trasformare''. Allo stesso tempo, papa Ratzinger ha ricordato ''la chiara promessa di Gesu': 'Le porte degli inferi', cioe' le forze del male, non potranno avere il sopravvento, 'non prevalebunt'''. Di fronte al ''potere distruttivo del male'', c'e' la rassicurazione sul ''futuro della Chiesa''.
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