F.1: GP GERMANIA. ALONSO E LA FERRARI DOMINANO, VETTEL PENALIZZATO
di Redazione
HOCKENHEIM (GERMANIA) – Fernando Alonso vince, convince ed allunga in classifica generale. Il pilota di Oviedo, ottenuta la pole position – la seconda consecutiva – sotto l’acqua di Hockenheim, controlla la gara, passa indenne dalle due soste per il cambio delle gomme e soprattutto resiste agli attacchi, prima di Vettel e dopo di Button, dimostrando le grandi doti di un pilota capace di gestire al meglio la propria monoposto e la corsa. Un successo, il terzo in questa stagione giunta gia’ al decimo appuntamento, che gli permette di allungare decisamente in classifica generale, portando a 34 i punti di vantaggio su Mark Webber, oggi solo ottavo e 44 su Sebastian Vettel, che finito secondo sotto la bandiera a scacchi con un sorpasso all’ultimo giro ai danni di Jenson Button, è stato poi penalizzato con un “drive-trough” di 20” che lo ha fatto scivolare in quinta posizione, perche’ avvantaggiato dall’averlo effettuato uscendo con tutte e quattro le ruore oltre il limite della pista. Il campione del mondo della Red Bull, cosi’, non solo ha ceduto la seconda piazza al britannico della McLaren, ma si è visto scavalcare anche da Kimi Raikkonen (Lotus) e da Kamui Kobayashi (Sauber), piloti che in gara non avrebbero mai potuto attentare alla sua posizione sul podio. Prosegue, quindi, il tabù da parte del due volte iridato che non solo non riesce ad imporsi nella gara di casa, ma viene anche sanzionato al termine di una gara che l’ha visto molto nervoso. Vettel, infatti, in precedenza, nel tentativo di recuperare su Button aveva fatto un errore di guida rischiando di finire anzi tempo la propria corsa. Giornata no, confermata anche dalla difficoltà di superare – poco prima di meta’ corsa – la McLaren di Lewis Hamilton, appena doppiato da Alonso, mentre era in lotta con lo spagnolo per la prima posizione. Un week end, alla fine, non certamente positivo per il team iridato, visto che Webber, come detto, non è mai stato in gara, concludendo ottavo e che poteva anche veder escluse le due vetture dalla partenza se il sospetto di avere usato una mappatura del motore diversa rispetto alle gare precedenti, fosse stato accertarto dagli steward che, invece, hanno deciso di dargli luce verde. La Red Bull, comunque, mantiene la leadership tra i Costruttori con 230 punti contro i 177 della Ferrari che dopo la buona prestazione di Silverstone, non puo’ contare nuovamente sull’apporto di Felipe Massa. Il brasiliano tampona in partenza la Toro Rosso di Ricciardo, distruggendo l’ala anteriore, fermandosi ai box per sostituirlo, finendo nelle retrovie, concludendo la gara fuori dai punti, al dodicesimo posto. Punti pesanti, invece, li ha portati a casa Kimi Raikkonen, salito sul podio grazie al “drive-trough” di Vettel ed ora quarto nella classifica iridata con 98 punti, scavalcando Hamilton (92, ndr), unico ritirato della corsa per problemi meccanici. Bella prestazione, poi, anche per le Sauber a motore Ferrari con Kamui Kobayashi quinto, ma poi “promosso” quarto ed il compagno di squadra Sergio Perez, sesto. Settimo posto per Michael Schumacher che con la sua Mercedes ha optato per le tre soste. Ottavo Webber, a chiudere la “top ten” Nico Hulkenberg con la Force India, e Nico Rosberg con la seconda Mercedes. Il Circus della massima formula, ora si rimette immediatamente in marcia per raggiungere Budapest dove domenica prossima si correra’ il GP di Ungheria, su una pista, quella dell’Hungaroring, spesso favorevole alle monoposto austriache. Si tratta dell’ultimo impegno prima della lunga pausa estiva. Si tornera’ in pista, infatti, a fine agosto con il week end belga (2 settembre)
HOCKENHEIM (GERMANIA) – Fernando Alonso vince, convince ed allunga in classifica generale. Il pilota di Oviedo, ottenuta la pole position – la seconda consecutiva – sotto l’acqua di Hockenheim, controlla la gara, passa indenne dalle due soste per il cambio delle gomme e soprattutto resiste agli attacchi, prima di Vettel e dopo di Button, dimostrando le grandi doti di un pilota capace di gestire al meglio la propria monoposto e la corsa. Un successo, il terzo in questa stagione giunta gia’ al decimo appuntamento, che gli permette di allungare decisamente in classifica generale, portando a 34 i punti di vantaggio su Mark Webber, oggi solo ottavo e 44 su Sebastian Vettel, che finito secondo sotto la bandiera a scacchi con un sorpasso all’ultimo giro ai danni di Jenson Button, è stato poi penalizzato con un “drive-trough” di 20” che lo ha fatto scivolare in quinta posizione, perche’ avvantaggiato dall’averlo effettuato uscendo con tutte e quattro le ruore oltre il limite della pista. Il campione del mondo della Red Bull, cosi’, non solo ha ceduto la seconda piazza al britannico della McLaren, ma si è visto scavalcare anche da Kimi Raikkonen (Lotus) e da Kamui Kobayashi (Sauber), piloti che in gara non avrebbero mai potuto attentare alla sua posizione sul podio. Prosegue, quindi, il tabù da parte del due volte iridato che non solo non riesce ad imporsi nella gara di casa, ma viene anche sanzionato al termine di una gara che l’ha visto molto nervoso. Vettel, infatti, in precedenza, nel tentativo di recuperare su Button aveva fatto un errore di guida rischiando di finire anzi tempo la propria corsa. Giornata no, confermata anche dalla difficoltà di superare – poco prima di meta’ corsa – la McLaren di Lewis Hamilton, appena doppiato da Alonso, mentre era in lotta con lo spagnolo per la prima posizione. Un week end, alla fine, non certamente positivo per il team iridato, visto che Webber, come detto, non è mai stato in gara, concludendo ottavo e che poteva anche veder escluse le due vetture dalla partenza se il sospetto di avere usato una mappatura del motore diversa rispetto alle gare precedenti, fosse stato accertarto dagli steward che, invece, hanno deciso di dargli luce verde. La Red Bull, comunque, mantiene la leadership tra i Costruttori con 230 punti contro i 177 della Ferrari che dopo la buona prestazione di Silverstone, non puo’ contare nuovamente sull’apporto di Felipe Massa. Il brasiliano tampona in partenza la Toro Rosso di Ricciardo, distruggendo l’ala anteriore, fermandosi ai box per sostituirlo, finendo nelle retrovie, concludendo la gara fuori dai punti, al dodicesimo posto. Punti pesanti, invece, li ha portati a casa Kimi Raikkonen, salito sul podio grazie al “drive-trough” di Vettel ed ora quarto nella classifica iridata con 98 punti, scavalcando Hamilton (92, ndr), unico ritirato della corsa per problemi meccanici. Bella prestazione, poi, anche per le Sauber a motore Ferrari con Kamui Kobayashi quinto, ma poi “promosso” quarto ed il compagno di squadra Sergio Perez, sesto. Settimo posto per Michael Schumacher che con la sua Mercedes ha optato per le tre soste. Ottavo Webber, a chiudere la “top ten” Nico Hulkenberg con la Force India, e Nico Rosberg con la seconda Mercedes. Il Circus della massima formula, ora si rimette immediatamente in marcia per raggiungere Budapest dove domenica prossima si correra’ il GP di Ungheria, su una pista, quella dell’Hungaroring, spesso favorevole alle monoposto austriache. Si tratta dell’ultimo impegno prima della lunga pausa estiva. Si tornera’ in pista, infatti, a fine agosto con il week end belga (2 settembre)
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