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Governo: Fini, dopo Monti un'incognita. Alleanze si' ma senza Vendola

di Redazione 
ROMA - Su quello che succedera' dopo Monti ''c'e' grande incognita. Io mi auguro che venga superata con la nuova legge elettorale e con alleanze che nascano dai programmi, dalle cose da fare. Andrebbe evitato invece il teatrino delle coalizioni 'contro' qualcuno e non 'per' qualcosa, dove viene dimenticato o si considera ininfluente tutto quello che il governo e la maggioranza hanno fatto per senso di responsabilita'''. Dunque, alleanze da stringere con potenziali partner, ''quelli che si collocano entro il perimetro della maggioranza attuale. Non possono essere la Lega Nord, la Destra di Storace, Italia dei Valori e Sel''. Lo dice il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un'intervista al quotidiano ''La Stampa''. E questo, spiega, ''per il semplice motivo che l'azione di risanamento e sviluppo avviata da Monti non potra' certo ritenersi conclusa alle prossime elezioni. Anzi, di li' dovra' ripartire''. In particolare su Vendola, Fini dice: ''Credo che Casini la pensi esattamente come me. Identica difficolta' avrebbe Alfano se si trovasse Maroni a fianco: fino al giorno prima su fronti opposti, e il giorno dopo come se nulla fosse insieme''. Il presidente della Camera evidenzia inoltre che le ''elezioni in autunno causerebbero all'Italia danni inimmaginabili e per quanti irresponsabili possano esserci in giro escludo che vogliano spingersi a tanto''. red-map/sam/rob




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