SICUREZZA STRADALE. IN CALO I MORTI PER INCIDENTI DI AUTO. -7% NEL 2011
di Redazione
BARI - I dati Istat e Aci sono emersi durante il convegno "L'innovazione scientifica in Italia a servizio della sicurezza stradale", organizzato a Roma dal centro di ricerche interuniversitario per la sicurezza stradale DISS. Nel 2011 si sono verificati sulle strade italiane 205 mila incidenti stradali con lesioni a persone, con una diminuzione del 3%, rispetto al 2010: i morti sono scesi del 7,1% (3.800) e i feriti del 3,5% (292.000). Sono La situazione degli incidenti sulle strade dei Paesi dell'Unione europea ha registrato una diminuzione del 20% dal 2000 al 2009 (16% per l'Italia), vale a dire una riduzione di circa 290.000 incidenti, anche se il totale di 1,14 milioni di incidenti indica che ci sono ancora grandi margini di miglioramento per l'Europa. "E' segno - secondo il DISS - che l'innovazione tecnologica, i controlli e il rispetto dei comportamenti e delle norme stiano dando nel tempo risultati positivi". Autovelox, tutor, etilometri, uso dei sistemi satellitari, sistemi informativi montati a bordo delle auto della polizia, sono solo alcuni esempi di come la tecnologia abbia qualificato l'intervento della polizia stradale a tutela della sicurezza nelle strade. Secondo il centro ricerche, l'utilizzo del tutor, in particolare, "ha dimezzato la mortalità in autostrada e ha liberato le pattuglie della polizia stradale da controlli automatici a favore di impieghi dove conta di più l'intervento umano, come il soccorso o il rilievo di incidenti stradali". Strade extraurbane e urbane si confermano le infrastrutture più pericolose dove soprattutto i pedoni e i ciclisti registrano il 25% del totale delle vittime in incidenti in Europa. Quasi il 90% degli incidenti sulle strade è da imputare al fattore umano, con al primo posto la sonnolenza, causa del 22% dei sinistri stradali, con una percentuale di mortalità doppia rispetto agli incidenti dovuti ad altre cause (11,4% contro il 5,62%). Tra le cause d'incidente, anche i difetti dei veicoli. In tale contesto, il centro di ricerca per la sicurezza stradale, nel corso del convegno, si è proposto di raccogliere tutte le esperienza di ricerca universitaria per far nascere un centro interdisciplinare attivo in tutti settori della sicurezza stradale - infrastrutture, uomo, veicolo, viabilità - a servizio delle istituzioni.
BARI - I dati Istat e Aci sono emersi durante il convegno "L'innovazione scientifica in Italia a servizio della sicurezza stradale", organizzato a Roma dal centro di ricerche interuniversitario per la sicurezza stradale DISS. Nel 2011 si sono verificati sulle strade italiane 205 mila incidenti stradali con lesioni a persone, con una diminuzione del 3%, rispetto al 2010: i morti sono scesi del 7,1% (3.800) e i feriti del 3,5% (292.000). Sono La situazione degli incidenti sulle strade dei Paesi dell'Unione europea ha registrato una diminuzione del 20% dal 2000 al 2009 (16% per l'Italia), vale a dire una riduzione di circa 290.000 incidenti, anche se il totale di 1,14 milioni di incidenti indica che ci sono ancora grandi margini di miglioramento per l'Europa. "E' segno - secondo il DISS - che l'innovazione tecnologica, i controlli e il rispetto dei comportamenti e delle norme stiano dando nel tempo risultati positivi". Autovelox, tutor, etilometri, uso dei sistemi satellitari, sistemi informativi montati a bordo delle auto della polizia, sono solo alcuni esempi di come la tecnologia abbia qualificato l'intervento della polizia stradale a tutela della sicurezza nelle strade. Secondo il centro ricerche, l'utilizzo del tutor, in particolare, "ha dimezzato la mortalità in autostrada e ha liberato le pattuglie della polizia stradale da controlli automatici a favore di impieghi dove conta di più l'intervento umano, come il soccorso o il rilievo di incidenti stradali". Strade extraurbane e urbane si confermano le infrastrutture più pericolose dove soprattutto i pedoni e i ciclisti registrano il 25% del totale delle vittime in incidenti in Europa. Quasi il 90% degli incidenti sulle strade è da imputare al fattore umano, con al primo posto la sonnolenza, causa del 22% dei sinistri stradali, con una percentuale di mortalità doppia rispetto agli incidenti dovuti ad altre cause (11,4% contro il 5,62%). Tra le cause d'incidente, anche i difetti dei veicoli. In tale contesto, il centro di ricerca per la sicurezza stradale, nel corso del convegno, si è proposto di raccogliere tutte le esperienza di ricerca universitaria per far nascere un centro interdisciplinare attivo in tutti settori della sicurezza stradale - infrastrutture, uomo, veicolo, viabilità - a servizio delle istituzioni.
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