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Yemen, rapito carabiniere italiano: era in borghese in un negozio

Addetto alla sicurezza dell'ambasciata a San'a prelevato con la forza da uomini armati. Terzi in contatto con suo omologo yemenita 

di Redazione

SAN'A (AGI) - Proprio mentre rientravano a casa Oriano Cantani e Domenico Tedeschi, i due tecnici dell'Ansaldo rapiti lo scorso 18 luglio nella zona di Damasco, un nuovo sequestro tiene in ansia l'Italia. Da ieri è nelle mani di un gruppo di uomini armati un carabiniere addetto alla sicurezza dell'ambasciata italiana a San'a, la capitale dello Yemen, portato via con la forza mentre faceva acquisti, in borghese, vicino alla sede diplomatica. La Farnesina ha confermato il rapimento e, a quanto riporta l'agenzia di stampa yemenita Saba, il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi ha espresso in un colloquio telefonico con il suo omonimo Abu Bakr al Qirbi il sostegno di Roma per gli sforzi nel combattere il terrorismo e i criminali. Nella conversazione il capo della diplomazia italiana ha riesaminato con al Qirbi le circostanze del rapimento e le iniziative messe in atto per ottenere il rilascio del connazionale. Al Qirbi, ha aggiunto la Saba, ha sottolineato che le autorità di sicurezza hanno iniziato a intraprendere tutte le misure di sicurezza richiesta per rintracciare i rapitori e garantire il rilascio del cittadino italiano incolume. L'agente di sicurezza è stato sequestrato da uomini armati nei pressi della sede dell'ambasciata nel quartiere di Hadda, nel sudovest della capitale yemenita.




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