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Crisi: Monti, non ci servono aiuti ma mercati piu' attenti sullo spread

Il premier: ''C'e' lentezza nel comprendere gli sforzi compiuti dal Paese'', che si trova in una situazione di finanze pubbliche ''abbastanza confortevole''. E difende la Bce: ''I membri del board ne rispettino l'indipendenza''. 


di Redazione
ROMA - ''L'Italia non sembra aver bisogno di aiuti particolari. Aiuti potrebbero essere necessari forse in relazione alla lentezza con la quale i mercati comprendono gli sforzi compiuti e i risultati raggiunti''. Lo afferma il premier Mario Monti, nella conferenza stampa al termine dell'incontro con il suo omologo finlandese, Jyrki Katainen. ''Vorrei dire - continua Monti - che quello che serve come aiuto e' il funzionamento dei mercati per i titoli di Stato all'interno dell'Eurozona. E' un appello per una maggiore stabilita'. Se quell'aiuto verra' dato, nel senso di una governance migliore nella stabilita' di questi mercati all'interno dell'Eurozona, allora l'Italia verra' aiutata di conseguenza. Quindi l'Italia si trova in una situazione abbastanza confortevole dal punto di vista delle finanze pubbliche. Mentre si trova in una situazione molto spiacevole riguardo allo spread troppo alto e per questo cerchiamo dei modi attraverso i quali lo spread, determinato dai mercati, possa essere determinato in modo piu' responsabile''. Infatti, per Monti ''in questo momento i mercati non sembrano riflettere esattamente il grado di progresso raggiunto dai vari paesi membri'' dell'Ue. ''L'Italia - sottolinea - ha portato avanti una serie di riforme strutturali importantissime. La riforma del sistema pensionistico che ha fissato a 66 l'eta' pensionabile''. Poi il premier ricorda ''la riforma del mercato del lavoro e la spending review''. Con il premier finlandese, dice Monti, ''abbiamo anche discusso dei metodi e degli strumenti per poter affrontare in maniera abbastanza veloce la crisi dell'eurozona attuale''. E a questo punto, ''e' importante che i capi di governo possano scambiarsi opinioni su come i loro paesi intendono l'Unione europea. I sacrifici che noi stiamo facendo sono interesse degli italiani. Con il collega finlandese siamo d'accordo sulla necessita' di una soluzione europea per quanto riguarda lo spread''. Quindi da Monti arriva un appello alla coesione: ''Sarebbe terribile se l'euro, che doveva esser il pezzo piu' perfetto dell'Unione europea, dovesse diventare il fattore di maggiore divisione e disintegrazione anche psicologica delle visioni politiche tra stati membri dell'Unione europea''. E in maniera indiretta il presidente del Consiglio replica alle critiche della Bundesbank all'operato della Bce: ''Credo che le dichiarazioni di Draghi la scorsa settimana siano state interessanti, audaci e appropriate e in particolare sono stato colpito dalla chiarezza con cui ha parlato dello spread'', aggiungendo: ''E' molto delicato per un capo di governo esprimersi sulle aspettative di una decisione della Bce. Io mi auguro solo che tutti i membri del board della Bce mostrino lo stesso grado di rispetto per l'indipendenza della Bce come tale, cosi' come fanno i capi di governo. Penso che come tutti osservero' da vicino quello che verra' detto domani e anche quello che succedera' sui mercati''. map/vlm/mau




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