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Champions League, 1a giornata: Sorpresa Malaga, conferma PSG. Spettacolo al Bernabeu

di Giovanni Sgobba

BARI - Risultati e commenti:

GRUPPO A PSG - Dinamo Kiev 4-1. Quattro reti su cinque portano le firme di giocatori passati per l'Italia. Quando il PSG si è portato sul 2-0 con le reti di Ibrahimovic (su rigore) e di Thiago Silva (al debutto) su calcio d'angolo, tra gli spalti di San Siro sono aumentati i rimpianti ed anche un po' di beffa nel vedere, invece, una squadra che ha difficoltà nel segnare. I parigini che sembrano aver superato le difficoltà di inizio stagione, con la complicità di una Dinamo troppo contratta, arrotondano il risultato con le reti di Alex e di Pastore (ex Palermo). In mezzo, per gli ospiti, il goal di Miguel Veloso, meteora nel Genoa. Ottima prestazione anche di Verratti,

Dinamo Zagabria - Porto 0-2. Importanti tre punti esterni per i portoghesi, che si giocano verosimilmente la qualificazione con la Dinamo Kiev. A Zagabria ad aprire le marcature, sul finire della prima frazione, è il capitano argentino Lucho Gonzalez, abile con un guizzo a sfruttare un errore del portiere. I padroni di casa si svegliano nella ripresa, sfiorando il pareggio, seppur in maniera fortuita. Chiude i conti Defour a pochi minuti dalla fine.

GRUPPO B 

Olympiakos - Schalke 04 1-2. Vittorie in trasferta nei due match del gruppo B. I tedeschi, che si sono visti annullare ingiustamente una rete di Papadopoulos, passano in vantaggio a fine prime tempo con il difensore Howedes. Nella ripresa, l'Olympiakos, che sembrava aver raddrizzato la partita con Abdoun al 57', crolla definitivamente qualche minuto dopo con la rete di Huntelaar (lo stesso olandese fallirà un penalty qualche istante dopo).

Montpellier - Arsenal 1-2. Dura praticamente 45' la sfida tra i campioni francesi e gli uomini di Wenger. Botta e risposta nel giro di 20': aprono le marcature i transalpini con la trasformazione su dischetto (discutibile rigore) di Belhanda. Poi terribile uno-due dell'Arsenal che ribalta il risultato con le reti di Podolski e poi Gervinho.

GRUPPO C 

Milan - Anderlecht 0-0. Unica sfida del martedì a terminare a reti bianche, ulteriore dimostrazione di uno stato negativo per i rossoneri, incapaci di trafiggere i pali protetti dal portiere Proto. Possesso palla per molti tratti a favore della squadra belga, ma buone occasioni nel primo tempo per il Milan con Emanuelson e poi Flamini. Nella ripresa esce (stizzito) Boateng, anarchico ed abulico, per far posto ad El Sharaawy che scuote i rossoneri, ma non basta per sbloccare la partita.

Malaga - Zenit 3-0. Senza dubbio la sorpresa della serata, per meriti degli spagnoli e per demeriti degli uomini di Spalletti, largamente spaesati. Dopo 14 minuti, infatti, il Malaga si era portato sul 2-0 grazie ad Isco ed all'argentino Javier Saviola, apparentemente rigenerato da questa nuova avventura. Lo Zenit prova con Hulk a riaprire i giochi, ma è lo stesso Isco a fissare il 3-0 nel secondo tempo con un bellissimo destro all'incrocio.

GRUPPO D 

Real Madrid - Manchester City 3-2. Da molti considerata come l'anticipo della prossima finale, sembrerebbe deludere le aspettative fino al 70'. Il primo tempo è Cristiano Ronaldo contro Joe Hart, con il portiere inglese che ne esce vincitore. Gioca meglio il Real Madrid, ma davanti alla porta Higuain non sembra in serata, sciupando ottime occasioni. Poi al 70' la partita si stappa: doccia fredda per le Merengues con il goal di Edin Dzeko. Sette minuti dopo, Marcelo riporta in equilibrio la sfida, ma è ancora il City di Mancini ad illudersi con la rete all'85' di Koralov (tiro-cross che sorprende Casillas). Erano già pronti titoli negativi per Mourinho, deludente in campionato, ma ecco che esplode tutto l'orgoglio dei padroni di casa che ribaltano il destino prima con Benzema e poi proprio con Cristiano Ronaldo.

Borussia Dortmund - Ajax 1-0. Meno spettacolo e tanto equilibrio nell'altra sfida del girone D. Dopo la deludente avventura dell'anno passato, i gialloneri campioni tedeschi sperano di contendere un posto al Real o al Manchester City, ma ci vogliono praticamente tutti i 90' per sbloccare una partita insidiosa. Sbaglia un calcio di rigore Hummels, ma poi ci pensa Lewandowski a siglare l'1-0 definitivo.



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