Morte di Morosini, tre medici indagati. Accusa di omicidio colposo
Morosini. (foto) |
I soccorritori del calciatore del Livorno sono finiti al centro delle indagini per non avere utilizzato il defibrillatore
di Redazione
PESCARA (TMNews) - Tre medici sono indagati per la morte di Piermario Morosini, il calciatore del Livorno deceduto il 14 aprile scorso, allo stadio Adriatico di Pescara, mentre era in campo con la maglia della sua squadra. Per i medici sociali del Livorno, Manlio Porcellini, e del Pescara, Ernesto Sabatini, e per Vito Molfese, il medico del 118 in servizio quel giorno allo stadio, l'accusa è di omicidio colposo.
La richiesta è stata firmata dal Pm della procura di Pescara, Valentina D'Agostino. I tre soccorritori, che non appena Morosini si accasciò sul terreno di gioco si alternarono nel tentativo di rianimarlo, sono finiti al centro delle indagini per non aver fatto ricorso all'uso del defibrillatore.
L'autopsia ha rivelato che il calciatore, morto a soli 26 anni, era affetto da una malattia genetica del muscolo cardiaco. Dovrà essere stabilito se l'uso del defibrillatore avrebbe potuto contribuire a salvarlo.
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