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Povero ma bello: il nuovo Bari convince (quasi) tutti...

di Carlo Carucci

BARI - Quando la differenza non sempre la fanno i nomi ma le motivazioni. Certo, dopo soli tre turni di campionato, è prematuro parlare di sorprese o rivelazioni ma sicuramente nessuno si sarebbe aspettato una partenza-sprint di questo Bari “low-cost”, anzi in molti sin da quest’estate, soprattutto tra gli addetti ai lavori, lo hanno dato per spacciato. Vi ricordate l’anno scorso quando il Bari veniva accreditato come una delle possibili pretendenti ai playoff, se non alla promozione diretta? Ebbene quella squadra, composta da gente del calibro di Donati,Rivas, De Paula e Bogliacino, tanto per citarne alcuni, a questo stesso punto della stagione era riuscita a totalizzare solo quattro punti, ben cinque in meno rispetto a quelli ottenuti da Iunco e compagni. Ovviamente, sin dal ritiro di Alfedena, la dirigenza biancorossa ha parlato di salvezza da raggiungere al più presto e i ragazzi di Torrente dovranno tenere alta la concentrazione per non perdere di vista l’obiettivo dichiarato, che con le penalizzazioni inflitte alla squadra (-5 che potrebbe diventare ben presto -8 per via del mancato pagamento Irpef di giugno) si presenta tutt’altro che di facile conseguimento. Tuttavia ciò che ha colpito maggiormente di questo Bari è stato l’atteggiamento mostrato in campo: squadra che non rinuncia mai al proprio gioco, sempre aggressiva e compatta, caratteristiche che possono aiutare ad affrontare nel migliore dei modi un campionato duro e logorante come quello cadetto. A questo punto tocca a Torrente e ai propri ragazzi continuare su questa strada, giocando ogni gara con la stessa grinta e intensità mostrate finora, e chissà…cercare di smentire i pronostici degli addetti ai lavori.

Si ringrazia Andrea Dipalo direttore di TuttoBari.com per la gentile concessione


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