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Berlusconi: con Monti tutti male, recessione senza fine

L'ex premier attacca il governo di tecnici: basta tasse e diktat dalla Germania. E poi: non mi candiderò


di Redazione

ROMA 27 Ott. (TMNEWS) - Non si candiderà premier, ma continuerà l'opera di cambiamento e modernizzazione del Paese che ha iniziato nel '94 con la sua discesa in campo. Un Paese dove si sta tutti male e che con Monti sta conoscendo una recessione senza fine. E quindi basta tasse e basta seguire i diktat della Germania. Berlusconi parla a tutto campo all'indomani della sentenza dei giudici di Milano che lo hanno condannato a 4 anni per frode nell'ambito del processo sui diritti tv Mediaset. "Nel nostro Paese si sta tutti male. Sono passato da negozi a Roma e a Milano, quelli che stavano messi meglio avevano avuto una riduzione del 40%. Gli italiani sono spaventati, c'è un trattamento violento del contribuente", ha detto l'ex premier durante la conferenza stampa a Villa Gernetto, aggiungendo che "va cambiata la politica imposta all'Italia dalla signora Merkel". Le misure adottate dal "nostro governo dei tecnici portano la nostra economia in una spirale recessiva che sembra non avere fine", ha aggiunto. "Confermo la mia decisione di non presentarmi come candidato alla presidenza del Consiglio in modo da facilitare l'alleanza di tutti i moderati in un unico rassemblement", aveva esordito all'inizio della conferenza. "Intendo dedicare la massima parte del mio tempo al mio Paese - ha poi proseguito il Cavaliere - e continuare nell'opera di modernizzazione e cambiamento con cui mi sono presentato agli italiani nel 1994".



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